La monetizzazione di Xiaomi è senza precedenti: il debutto delle auto rivela il segreto del suo successo!
Se c’è un marchio che sta letteralmente sbancando il lunario, è proprio quello più amato per la telefonia, Xiaomi. Il punto è che la bravura, la qualità tecnologica, la resistenza dei materiali, il design, e soprattutto, le ottime idee, non possono restare limitate ad un unico e solo ambito. La situazione permette al brand di inserirsi nel mercato automobilistico, determinandone un successo senza precedenti.
Chi ha un prodotto Xiaomi sa che sicuramente ha tra le mani uno strumento altamente performante, i cui prezzi non sono poi così elevati. La competitività la si evince anche dai costi di mercato. Infatti, chi conosce il marchio sa bene che proprio agli inizi, ha saputo investire le proprie risorse in smartphone efficienti, funzionali e appetibili anche per i prezzi con i quali sono stati lanciati. Da qui, si evince che la strategia di marketing funziona bene, e con essa anche la logica aziendale.
In borsa la Xiaomi fa il 101%, quindi il guadagno di titoli è garantito, e il capitale ammonta. Ma è in questo contesto che si rileva che la ricchezza chiama altra potenza economica, e si investe nel mondo automobilistico. Con l’aumento nel mercato borsistico ha superato competitor globali. La crescita veloce ha messo in atto sfide contro Tesla e BYD co. Ma cosa ha in serbo per il futuro?
Nel lontano, o meglio in quello che appare oggi “remoto”, 2011, lanciò il primo smartphone con la logica sopra evidenziata. Realizzò un prodotto confortevole, pratico, solido ed economico, tanto da infastidire la Samsung e l’Apple.
Lei Jun il fondatore, è diventato in poco tempo un miliardario, testimone di ciò le azioni di Xiaomi che a Hong Kong sono quotate al massimo. Ma cosa ha preparato per il mercato automobilistico?
Xiaomi ha preparato delle grandi sorprese, qual è il segreto del suo successo?
La grande frontiera dei veicoli non può essere abbracciata dalle start-up cinesi come Nio e Li Auto. La Xiaomi ha deciso di investire nel settore, e la domanda sorge spontanea: utilizzerà la stessa logica di mercato della telefonia? Perché se così, i contribuenti potrebbero finalmente trovare l’auto dei propri sogni. Di recente, il mercato automobilistico, compresa la seconda mano, è stato contraddistinto da un incremento dei prezzi che ne ha reso impossibile l’acquisto. Cosa ha predisposto?
Si vocifera l’investimento nel mondo dei veicoli elettrici, con tanto di consegna del Su7 per due volte durante l’anno, con un incremento della domanda. L’obiettivo che si cerca di conquistare è quello di giungere a 120 mila unità. Il team che si dedica alla vendita delle auto elettriche all’Estero è già attiva nelle ricerche di mercato. Come sbaragliare gli avversari? Distruggerli economicamente a casa loro. Ma come fa la Xiaomi ad avere così successo? Svelato il segreto nel suo fondatore, il già citato Lei Jun.
Non è solo un miliardario, perché prima è stato colui che ci ha visto lungo. Il visionario si è reso conto che l’organizzazione aziendale basata sul web è un punto di forza. I numeri supportano questa affermazione, perché l’azienda ha il suo e-store rivolto al cliente su Tmall di Alibaba. Da ciò si evince che è il terzo più grande negozio online business-to-customer in Cina. Questo è indicato dall’apporto di affari, un’ondata che supera 9,3 miliardi di dollari circa.
A questo si aggiunge il networking online che è la svolta per il successo sfruttando Facebook, Twitter e Google+, e non Weibo come fanno tutti. La dinamicità di internet viene abbracciata nelle ricerche di mercato fidelizzando i clienti, rendendo sempre più popolare il marchio e i suoi prodotti di ultima generazione. Ultimo dettaglio, ma non meno importante: tutto quello che produce non sarà raffinato come un Apple o un Samsung, ma performa alla grande!