Cosa aspettarsi dal Welfare anziani? Sicuramente un pacchetto di bonus contraddistinto dalla presenza di sostegni e aiuti mirati a coprire le fragilità.
Di fragilità e situazioni complicate ce ne sono a bizzeffe, e il Welfare anziani si conferma essere quel punto di partenza che renderà il 2025 più dolce per questa categoria sociale. Purtroppo la situazione in atto non è per niente piacevole. L’inflazione, la stagnazione, e la perenne precarietà, diventano tasselli di un sistema che pericolosamente sta andando alla deriva. Quanti sono i vantaggi?
Vantaggi in arrivo, ma non solo, perché parlare di garanzie significa avere dalla propria dei mezzi che nel concreto sostengono i contribuenti. Di penuria economica e sociale se ne parla a bizzeffe, come anche di interventi, e tra tutti quelli che segnalano i maggiori successi, sono proprio quelli legati alle misure più diffuse del momento, i bonus.
Questi strumenti di ausilio riescono a sostenere la maggior parte delle fragilità, anche se non riescono a coprirle tutte. Capire chi e come ottenerli è la svolta. Avere dalla propria la possibilità di sfruttare un pacchetto di bonus dedicato alla categoria degli anziani, è un grosso vantaggio. L’obiettivo dello Stato Sociale, Welfare o Stato del benessere, è proprio quello di consolidare questa situazione per degli attori sociali vessati da pensioni che non permettono loro di vivere dignitosamente.
Migliorie Welfare anziani, tutto quello che si può ottenere dalle misure
Non tutti sono pensionati, ma giù di lì, si tratta soprattutto di loro. Infatti, parlare di pensione non è facile, dato che raggiungerla appare un miraggio, e di conseguenza averne anche solo una “decente”, sembra impossibile. Complice il sistema contributivo e la trasformazione dei coefficienti per il calcolo dell’importo da percepire. Si agisce su questi elementi con una Riforma? No, ma c’è tanto da imparare.
Si parla di Bonus per gli anziani, per cui è necessario presentare un quadro situazionale completo. Di certo, dal 1° gennaio entrerà in gioco la suddetta misura, rimanendo valida fino a dicembre 2026. Contributo che ammonta a 850 euro al mese che può essere utilizzato per le spese di servizi di cura e assistenza per chi ha più di 80 anni e non è autonomo. Tra i requisiti non può mancare un ISEE non superiore a 6 mila euro, e anche l’essere titolare dell’indennità di accompagnamento unito al fatto di avere un bisogno assistenziale grave.
Quindi, la misura è cumulativa, si aggiunge all’assegno per l’indennità di accompagnamento che equivale a 531,76 euro, con un ammontare totale di 1381,76 euro. Non solo questo, perché se si parla di misure di “benessere”, quindi Welfare, ci sono altri stratagemmi. Chi assumerà colf e badanti avrà un sostegno importante, perché vi subentra l’esonero totale dei contributi previdenziali e assicurativi fino al tetto massimo di 3 mila euro l’anno.
Senza dimenticare la carta acquisti che prevede una ricarica ogni due mesi di ben 80 euro. Ma chi ha un’età inferiore? I 65enni non pagheranno il ticket sanitario se hanno un reddito familiare sotto i 36 mila euro circa. Ancora chi ha un’età al di sotto del pensionamento per vecchiaia, cioè 67 anni e vive un disagio economico, avrà per sé l’assegno sociale con un importo che supera i 500 euro al mese per 13 mesi. Anche gli over 70 avranno diritto a sconti, quelli sulle spese per pagare i bollettini postali. Pagano solo un euro. Ultimi, ma non meno importanti, i 75enni con reddito sotto gli 8 mila euro non pagheranno il Canone Rai.