La solita storia, troppo spesso tutta italiana. Il bonus terme alla fine è stato gestito cosi come non dovrebbe mai capitare.
Un bonus concepito dal Governo per andare nuovamente incontro alle esigenze ed alle tasche degli italiani, anche per quel che riguarda questioni non del tutto di fondamentale importanza. Il bonus terme, che prevedeva al momento del suo concepimento, la possibilità di sfruttare un importo massimo di 200 euro presso strutture termali abilitate, per i soli servizi di natura termale, passo assolutamente rilevante, ha rappresentato per gli italiani una possibilità di certo non di poco conto. La modalità di accesso al bonus, aperta a tutti, è stata però in questo caso diversa, cosi come lo stanziamento inziale previsto, appena 53milioni di euro.
Sostanzialmente l’utente avrebbe dovuto chiedere la disponibilità per utilizzare il proprio bonus direttamene alla struttura terme le, e soltanto per i servizi di natura termale. Escludendo, nel caso, pernottamenti e ristorazione. In quel modo, quindi, sarebbero state le stesse strutture di fatto a gestire il flusso dei clienti. Condizione tutto sommato accettabile, se non fossero scattati i soliti atteggiamenti furbeschi che spesso caratterizzano certe iniziative. Morale della favola, le possibilità di accedere alla misura sono crollate in pochissimi giorni dal momento in cui è stato possibile prenotarsi, parliamo dello scorso 8 novembre, quando ogni disponibilità è andata esaurita nell’arco di 3 ore.
Quello che in realtà è successo, cosi come hanno denunciato numerose associazioni di consumatori, ha a che fare con i più classici dei malcostumi all’italiana. La capacità di trarre in ogni modo vantaggio da qualsiasi situazione. E’ successo in pratica che le stesse strutture termali, considerato lo scarso numero di adesioni, previste dalla stessa misura, hanno preferito riservare ai propri clienti un trattamento assai speciale. Come? Assegnando loro il voucher relativo al bonus terme prima ancora di attendere eventuali prenotazioni dallo scorso 8 novembre in poi, una situazione semplice semplice insomma.
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Cosi come è stato per i furbetti del chashback, oggi abbiamo a che fare con i furbetti del bonus terme. Oggi ci troviamo di fronte, però di fronte gli stessi imprenditori del settore che hanno in qualche modo omaggiato, a spese dello Stato, la propria abituale clientela. Quello che succederà poi, tra qualche settimana o mese, non è ancora noto. Non sappiamo se la misura andrà ampliata, andrà quindi sponsorizzata nuovamente, oppure cadrà nel dimenticatoio a tempo indeterminato. Al momento, pochi fortunati hanno avuto la possibilità di godere di questo regalo niente male, per il resto, si vedrà.
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