Oltre l’inflazione che ha fatto aumentare costi di beni e servizi, tra cancellazione dei voli e rincari dei carburanti, anche andare in vacanza è diventato più complicato.
Il caro vita non risparmia il costo dei viaggi, la congiuntura economica si riflette sulle tariffe di alberghi e voli aerei.
È un periodo difficile e chi vuole staccare dalle preoccupazioni lavorative cerca rifugio nella spensieratezza di un periodo di vacanze. Tuttavia, il contesto degli aumenti generalizzati arriva anche nel settore turistico.
Le compagnie aeree hanno già annunciato la cancellazione di più di 25.350 voli, ritirati dai loro programmi, di cui il 60% in Europa. L’analisi della società Cirium specializzata nelle analisi del settore aereo non lascia dubbi. Le cancellazioni preventive cercano di scongiurare l’assenza di personale e rendono l’estate 2022 ancora una volta anomala per il turismo.
Aumentano i biglietti anche per i voli arei nazionali e costa meno viaggiare in treno
Nel complesso, tuttavia, in Europa saranno soltanto 15.788 i voli in meno, pari al 2% del totale. Ma la riduzione dei voli non è l’unico ostacolo a un ritorno alla normalità, le vacanze sono ostaggio anche dell’inflazione.
Infatti, a fronte di un’inflazione che a giugno ha raggiunto l’8% il costo dei voli aerei è aumentato sia per le rotte nazionali che internazionali rispettivamente del 124 e del 33%. In riferimento ai prezzi di giugno 2021 il costo del biglietto aumenta sensibilmente per il trasporto marittimo e pari al 19%.
Oltre a questo, aumentano conseguentemente al prezzo dei prodotti alimentari i conti di ristoranti, pizzerie e fast food. In una ricerca di mercato lanciata da Ipsos, tra gli espedienti messi in pratica per risparmiare, ben il 50% degli italiani ha dichiarato che diminuirà la frequenza delle cene fuori casa. Secondo quanto emerge dal sondaggio, verranno tagliati fuori da budget anche bar, pub e locali. Per il 44% degli intervistati saranno ridotte le spese legate all’intrattenimento e alla cultura come teatri, musei e cinema.
Un unico dato in controtendenza rispetto agli aumenti dei trasporti rimane quello ferroviario; viaggiare in treno è più conveniente oggi rispetto allo stesso periodo del 2021. I prezzi del trasporto su rotaia calano di ben il 10%, un risparmio che è cresciuto anche in confronto con il 2020 e 2019 rispettivamente del 5% e del 2%.