Pensi che il tuo finanziamento con cessione del quinto si estingua con la pensione? Potresti ricevere una sorpresa. Ecco cosa succede davvero quando lo stipendio lascia il posto all’assegno pensionistico.
Non tutto è come sembra, e conoscere i meccanismi di questa transizione può fare la differenza per il tuo bilancio mensile.
Vittorio è alle soglie della pensione e ha ancora un prestito con cessione del quinto dello stipendio in corso. Si è sempre fidato delle trattenute automatiche sullo stipendio e non ha mai dovuto preoccuparsi dei pagamenti. Ma ora che il lavoro sta per finire, cosa succede? La rata sparisce? Deve pagare diversamente? O c’è un sistema che trasferisce tutto in automatico?
Navigando sui portali ufficiali, trova un termine nuovo: “traslazione della cessione del quinto”. Un meccanismo poco conosciuto, ma che può avere un impatto importante sul suo primo stipendio da pensionato. Meglio capire come funziona prima di ritrovarsi con sorprese.
Se hai un finanziamento con cessione del quinto e pensi che con la pensione il debito si annulli, potresti rimanere deluso. In realtà, la normativa prevede che il debito residuo venga trasferito automaticamente dalla busta paga alla pensione. Questo processo, noto come traslazione della cessione del quinto, garantisce la continuità dei pagamenti senza necessità di intervento da parte del pensionato.
In pratica, il meccanismo funziona così:
Non tutti i pensionati, però, rientrano in questa procedura automatica. Alcune categorie, come gli ex dipendenti della Gestione pubblica, devono seguire un iter differente, che prevede l’intervento della sede INPS territoriale. Per loro, il processo richiede più tempo e una verifica manuale dei documenti.
Se sei prossimo alla pensione e hai un prestito con cessione del quinto dello stipendio, è fondamentale monitorare la situazione per evitare imprevisti. Prima di tutto, puoi accedere al portale INPS e verificare se la tua posizione rientra nella procedura Quote Quinto.
Le banche e gli istituti finanziari, infatti, devono trasmettere alcuni dati fondamentali all’INPS per permettere la traslazione:
Se la tua posizione non viene aggiornata automaticamente, potrebbe essere necessario contattare la banca o l’INPS per capire il motivo del ritardo. Nel frattempo, è importante tenere sotto controllo il proprio cedolino pensionistico per verificare che la trattenuta venga effettuata correttamente e non ci siano pagamenti mancanti o addebiti errati.
Questo passaggio alla pensione non è sempre lineare e, in alcuni casi, potrebbero verificarsi ritardi nell’applicazione della rata. Per questo è sempre consigliabile informarsi in anticipo e, se necessario, richiedere assistenza direttamente alla propria banca o alla sede INPS di riferimento.
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