Scopri subito come difenderti dal rischio di occupazione abusiva di casa tua che, sebbene sembri così remoto, tra poco schizzerà alle stelle. Non farti trovare impreparato
Se ne parla fin troppo poco rispetto alla sua reale portata, oggi come oggi. Il problema dell’occupazione abusiva degli immobili, infatti, è a tutti gli effetti una violazione di uno dei diritti tutelati dalla Costituzione Italiana, quello di proprietà e si verifica quando una o più persone si impossessano di un immobile, solitamente una casa, senza averne alcun diritto, cioè senza un regolare contratto o comunque un’autorizzazione del proprietario del bene stesso.
Sono molte le cause che spingono gli occupanti ad entrare e a stabilirsi in una casa non propria. Sebbene in una percentuale minore si possa parlare di una forma di protesta sociale per la mancanza di politiche sociali abitative adeguate, nella maggior parte dei casi a muovere queste persone è la crisi economica e abitativa, cioè l’effettiva mancanza di una casa in cui vivere e stabilirsi. Nel periodo natalizio, la probabilità di subire un’occupazione abusiva di casa propria aumenta, soprattutto se si trascorre qualche giorno fuori porta: i consigli degli esperti per difendersi da questo rischio.
Come difendersi dall’occupazione abusiva di casa durante le vacanze
Per quanto tornare a casa dalle vacanze natalizie e trovare la propria casa occupata abusivamente da un’altra famiglia possa essere sconcertante, di fatto la legge italiana vieta di farsi giustizia da sé: è del tutto illegittimo, quindi, cambiare la serratura con le chiavi di casa e piuttosto inutile anche chiamare i Carabinieri, poiché anch’essi non hanno il potere di agire e di violare i diritti altrui.
L’occupante, infatti, in quel momento esercita il proprio diritto di possesso, che sussiste fino al momento in cui venga chiesto di verificare e quindi di accertare se quel determinato bene è davvero di sua proprietà o meno. Il possesso altro non è che una relazione tra un soggetto ed una cosa che, in quel momento, è nella sua disponibilità materiale e non ha niente a che fare con la proprietà: il possessore, quindi, non necessariamente coincide con il proprietario e nel caso dell’occupazione abusiva ci si muove proprio all’interno di questi confini.
Per difendersi da un’occupazione abusiva, quindi, non si ha altra strada che quella della causa civile, che ha tempi e costi ingenti e che spesso mettono ansia già solo al pensiero. A ciò, poi, si potrebbe aggiungere la querela penale per invasione di terreni, di edifici e violazione di domicilio, procedimenti penali che però hanno anch’essi i loro tempi. Di fatto, quindi, non si ha modo di difendersi autonomamente dall’occupazione abusiva e si devono aspettare i normali tempi della legge.