Usufrutto e testamento: attenzione alla documentazione in più

Usufrutto e testamento, è importante prestare attenzione ad alcuni documenti che servono. 

L’eredità è un lascito che un genitore fa ai proprio figli, e che costoro possono ottenere alla morte del suddetto. Essa può consistere in soldi, oppure in immobili, aziende, in base ai possedimenti.

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Poniamo il caso di una madre che, alcuni anni prima del decesso, decida di intestare il suo appartamento al figlio, lasciandogli la nuda proprietà, ma conservandone l’usufrutto, per sempre.

Quello che in molti si chiedono è se, in questo contesto, in cui c’è di mezzo un usufrutto, si debba eseguire la dichiarazione di successione. Scopriamo, quindi, quali documenti sono richiesti.

Usufrutto e testamento: quali sono i documenti necessari

Quando si lascia un’eredità a un figlio, sono molti gli aspetti a cui fare caso, in modo da prevenire il verificarsi di problemi di varia natura, alla morte del genitore.

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Usufrutto e testamento: quali sono i documenti necessari -trading.it

In questi contesti, la cosa più opportuna, è sempre quella di rivolgersi a un professionista che possa dare delucidazioni su ciò che è necessario fare. Ora, nel caso sopraccitato, se la nuda proprietà dell’immobile è stata precedentemente ceduta prima del decesso, e la donna si è lasciata l’usufrutto a vita, ci si chiede come l’erede si debba comportare.

Ci sono dei precisi contesti in cui non è necessaria la dichiarazione di successione. In primis, se l’eredità deve essere trasferita a coniuge, figli, nipoti, e così via. E poi, se il valore dell’eredità non è oltre 100 mila euro; e se, infine, l’eredità non include anche immobili o diritti reali immobiliari.

In questi contesti, quindi, non bisogna fare la dichiarazione di successione. Ora, per rispondere alla domanda di cui sopra, è bene sapere che l’usufrutto è un diritto reale immobiliare, per cui, la dichiarazione di successione sarebbe obbligatoria.

Tuttavia, esso si estingue una volta che l’usufruttuario perde la vita. L’uso non va agli eredi. Con il decesso dell’usufruttuario, l’erede ottiene il diritto sulla nuda proprietà, e costui diventa a tutti gli effetti proprietario dell’immobile.

Basta, quindi, che l’erede esegua una voltura catastale per mettere in regola l’intestazione dell’immobile. Ergo se il defunto aveva solo un usufrutto, la successione avviene senza altri immobili da passare. E quindi, se il valore della casa, non oltrepassa 100.000 euro, e si tratta di eredità che va a figli, nipoti ecc., non bisogna eseguire nessuna dichiarazione di successione.

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