Usi i CFD? Probabilmente fai questi 3 errori che ti penalizzano fortemente

I CFD sono un valido strumento di investimento. Per massimizzare i guadagni, tuttavia, è necessario evitare questi errori.

I CFD (Contract for Difference) sono dei particolari strumenti finanziari derivati, che consentono agli investitori di guadagnare dalle variazioni di prezzo dell’asset a cui sono legati, senza, però, possederli. Questi prodotti si sono diffusi negli anni ’90, soprattutto perché presentavano dei vantaggi dal punto di vista della tassazione e consentivano di risparmiare sulle commissioni.

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Usi i CFD? Probabilmente fai questi 3 errori che ti penalizzano fortemente (trading.it)

Oltre all’assenza di costi extra, i CFD sono considerati ottimi investimenti grazie alla loro flessibilità e alla capacità di negoziare su diversi mercati finanziari, come azioni, materie prime, valute e perfino criptovalute (nel dettaglio, Bitcoin). Analizzando i comportamenti dei traders, però, gli analisti hanno notato degli errori gravi, che potrebbero ripercuotersi sugli investimenti.

Gli errori da evitare con i CFD: le perdite possono essere irrimediabili

Il primo errore che si può compiere con i CFD è quello di basare la propria strategia di trading unicamente su un processo decisionale causale, ossia sui sentimenti, le notizie improvvise o le raccomandazioni degli analisti più influenti (magari lette sui blog online). Bisogna, invece, avere un piano ben strutturato, con regole predefinite per le entrate e le uscite dal mercato. Solo con la pianificazione è possibile avare successo.

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Gli errori da evitare con i CFD: le perdite possono essere irrimediabili (trading.it)

Il secondo errore (quello più diffuso) è una cattiva gestione del denaro. Per evitare perdite ingestibili, non si deve mai investire un’elevata quantità di soldi su un singolo progetto, magari quello che viene ritenuto più sicuro. La sicurezza nel trading, infatti, non è mai assoluta e dietro le apparenti vittorie potrebbero celarsi pesanti sconfitte. Per tale motivo, non andrebbe mai investita una percentuale superiore a quella prestabilita. La quantità perfetta sarebbe il 2%.

Tra molti traders, poi, è diffuso il detto “comprare a basso prezzo e vendere ad alto prezzo“. Questa formula può essere fuorviante nell’attuale contesto economico, perché potrebbe portare a perdite importanti. Occhio, infine, agli Stop Loss (gli ordini limite di acquisto o di vendita); se si trascura questo elemento, gli affari andranno a rotoli.

Un buon trader deve sempre considerare la volatilità dei mercati a cui partecipano, perché lo Stop Loss deve valutare i movimenti di prezzo. Un buon compromesso sarebbe il ricorso all’Average True Range (ATR), che ha lo scopo di impedire l’uscita dal trade a causa dei rumori del mercato. Attenzione, però, perché anche questa tecnica va applicata con cautela e a seconda della propria propensione al rischio. Impostare male l’ATR, infatti, significherebbe andare incontro a delle perdite e non ottenere alcun guadagno accettabile.

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