La prima stesura del Def contiene molte misure che vanno dal Bonus casa alla nuova rateizzazione delle cartelle, volte a migliorare la situazione economica del nostro Paese. Vediamo di cosa si tratta.
C’è grande fermento nella maggioranza e tante richieste al governo, contenute nella prima bozza del Decreto di Economia e Finanza. Ciò che più risulta evidente è la richiesta di un nuovo scostamento di bilancio necessario per adottare misure più efficaci per contrastare gli effetti prodotti dalla guerra ucraina, dal caro bollette e dalla pandemia da Covid19.
Al momento si tratta di un elenco provvisorio degli interventi da attuare, che saranno poi votati al Senato e alla Camera. Ma già in questa bozza del Def appare chiaro come le forze politiche stiano agendo a tutto pressing per ottenere dall’esecutivo nuove misure a favore del Paese. Ecco nel dettaglio in cosa consistono le varie richieste di intervento.
Il nuovo decreto aiuti previsto per la fine del mese prevede l’arrivo di 6 miliardi. Secondo la maggioranza lo stanziamento voluto dal premier Draghi e da Daniele Franco, ministro dell’Economia, non è sufficiente a soddisfare le esigenze del Paese. I partiti ritengono fondamentale un nuovo scostamento di bilancio, per favorire la crescita economica.
Il governo secondo la maggioranza dovrebbe anche attivarsi per riuscire ad utilizzare in maniera diretta o indiretta nuovi fondi comunitari. E insieme ad altri stati dell’Unione Europea spingere per una revisione del Patto di stabilità e crescita e per la creazione di un Fondo Energetico europeo straordinario che servirebbe per accrescere l’autonomia energetica e per combattere il caro energia.
La maggioranza invia al governo un segnale forte e chiaro anche sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ciò che i partiti chiedono è il perseguimento degli obbiettivi e degli interventi previsti dal Pnrr, nel rispetto delle scadenze fissate. Per farlo occorre che tutti gli attori coinvolti facciano la loro parte.
Un altro punto contenuto nella prima bozza del Def è quello che riguarda il Superbonus. La richiesta principale è quella di una proroga per le abitazioni unifamiliari e di valutare il frazionamento della cessione del credito per annualità e per importo. Viene messa sul tavolo anche la possibile modifica della quota del 30% dei lavori che attualmente vanno completati entro la scadenza prevista.
Della riforma del fisco se ne parla da tempo ed è uno dei temi più caldi. I partiti chiedono di collaborare per continuare il lavoro sulla delega fiscale. Uno degli obbiettivi da non dimenticare è quello di un abbassamento della pressione fiscale a carico dei cittadini e quello di dare vita a una riforma che semplifichi l’intero sistema.
La maggioranza chiede anche una nuova rateizzazione delle cartelle, ossia un piano che preveda una dilazione di pagamento delle cartelle già emesse per i contribuenti per quanto riguarda le somme ancora dovute all’erario. Ciò permetterebbe una migliore stabilità economica sia per le famiglie che per le imprese.
Il governo, secondo i partiti dovrebbe investire di più sulla transizione ecologica, andando a coprire anche i settori della logistica, dei trasporti e dell’edilizia pubblica residenziale. Tra le richieste anche un incremento dei fondi destinati alla cultura, alla scuola e all’università e il potenziamento degli ammortizzatori sociali.
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