Un clic e risparmi il 20% sull’IMU: il metodo che pochi usano

In pochi ci fanno caso, ma alcune scelte pratiche possono alleggerire spese che sembrano fisse. Sì, anche l’IMU. C’è chi paga senza battere ciglio e chi, invece, con un po’ di attenzione, riesce a risparmiare cifre non da poco.

Se sei tra quelli che si chiedono come rendere meno amara una tassa poco amata, questa potrebbe essere l’occasione buona per farlo davvero. A volte, tutto parte da una decisione semplice.

Quando si parla di IMU, la prima reazione è spesso un misto di noia e fastidio. Una tassa che arriva ogni anno, uguale a se stessa, e che difficilmente porta buone notizie.

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Ma quest’anno, per chi sa dove guardare, c’è una possibilità concreta di pagare l’IMU 2025 con uno sconto fino al 20%, senza complicazioni e senza dover attendere rimborsi o agevolazioni tardive. La chiave? L’addebito diretto dal conto corrente.

Il trucco del pagamento automatico: meno stress, meno IMU

In base a una disposizione contenuta nel Decreto Rilancio, i Comuni possono offrire una riduzione dell’IMU fino al 20% per chi sceglie di attivare la domiciliazione bancaria prima del 16 giugno 2025, giorno in cui scade l’acconto. In sostanza, se autorizzi il pagamento automatico dell’imposta dal tuo conto bancario o postale e se il tuo Comune ha deliberato in tal senso, puoi ottenere un risparmio immediato e sicuro.

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Attivare questa opzione è semplice: basta assicurarsi che il conto sia attivo e capiente, richiedere l’autorizzazione permanente per l’addebito e controllare sul sito del proprio Comune se l’agevolazione è prevista. Un piccolo sforzo burocratico che può tradursi in un taglio secco sulla somma da versare. Non una promessa vaga, ma una misura concreta già adottata da diversi Municipi.

Agevolazioni IMU 2025: comodati, affitti agevolati e altre sorprese

Ma non finisce qui. L’IMU 2025 prevede una serie di sconti e riduzioni anche in altri casi specifici. Se concedi in comodato gratuito la tua casa a un figlio o a un genitore, puoi usufruire di una riduzione del 50% della base imponibile, a patto che il contratto sia registrato e che tu possieda solo un altro immobile oltre a quello concesso.

Se invece hai affittato l’abitazione a canone concordato, è prevista una riduzione automatica del 25% sull’imposta, indipendentemente dall’aliquota comunale. Agevolazioni simili si applicano agli immobili inagibili, a quelli di interesse storico o artistico e alle case possedute da pensionati residenti all’estero, ma solo in regime di convenzione internazionale.

Un caso particolare riguarda gli anziani e i disabili che vivono stabilmente in strutture sanitarie: anche in questo caso l’IMU può non essere dovuta, ma tutto dipende dalla delibera comunale. Insomma, informarsi conviene.

La morale? L’IMU non è sempre uguale per tutti. Conoscere bene il regolamento del tuo Comune e agire per tempo può fare la differenza.

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