La zona euro è più vulnerabile degli Stati Uniti; per questo la BCE non può seguire la stessa politica della Federal Reserve.
La Banca centrale europea deve essere attenta alle decisioni politiche anche in relazione agli effetti sui mercati della Federal Reserve statunitense.
L’influenza sui mercati globali delle decisioni prese dalle istituzioni economiche e monetarie Usa è ben nota ed oggi più che mai evidente. Un mercato che cerca indicazioni sulla direzione del prossimo futuro non può essere ignorato dalla BCE. L’Europa, infatti, non può permettersi semplicemente di rispecchiare le mosse della Fed perché si scontano già sulla nostra economia.
L’Ue rischia di fallire l’obbiettivo dell’inflazione; la BCE ammette il bisogno di cautela
Giovedì il presidente della BCE Christine Lagarde ha fatto capire che l’Ue deve essere cauta nell’aumentare i tassi di interesse data la maggiore esposizione economiche alle variabili della guerra in Ucraina. La Fed ha alzato il suo tasso di interesse principale di altri 75 punti base mercoledì; lo stesso giorno il presidente Jerome Powell ha detto che la battaglia contro l’inflazione richiederebbe che i costi di finanziamento aumentassero più in alto di quanto previsto in precedenza.
I mercati sono alla ricerca di conferme sul percorso che seguirà la politica monetaria delle banche centrali, ma le mosse del 2 novembre della Federal Reserve non hanno chiarito l’intenzione dei banchieri centrali per il prossimo futuro. È probabile che le Banche centrali continuino a muoversi pronte a modificare la direzione in risposta alla situazione internazionale e ai nuovi dati economici.
“La Fed, infatti, ha ribadito il suo impegno ad aumentare i tassi fino a un livello sufficiente a riportare l’inflazione al 2%. Tuttavia, ha lasciato intendere che valuta gli effetti cumulati dell’inasprimento della politica monetaria e il ritardo con cui questa si riflette sull’attività economica”. La Banca Centrale Usa potrebbe decidere per questo di modificare il percorso di rialzi nella riunione di dicembre, prolungandolo oltre il primo trimestre del 2023.
Sebbene si navighi a vista, la destinazione sembra essere stata più volte rimarcata; tassi in rialzo almeno fino al 5%.
Ma Lagarde ha detto che la BCE, che a sua volta ha alzato i tassi di 75 punti base la scorsa settimana, ha da gestire condizioni economiche diverse. Nonostante il problema da combattere sia medesimo “dobbiamo essere più attenti alle potenziali ricadute”. Lagarde ha ammesso che la BCE è stata “influenzata dalle conseguenze” dell’azione della Fed in particolare sul tasso di cambio dell’euro. Per questi motivi la BCE dovrebbe evitare di aumentare i tassi di interesse troppo velocemente perché ciò potrebbe danneggiare eccessivamente la crescita economica, la stabilità delle banche e il mercato immobiliare.