In Italia più di 5 milioni di edifici rischiano di uscire dal mercato immobiliare: l’Ue, infatti, ha intenzione di bloccare le vendite e gli affitti relativi a questi. Facciamo maggiore chiarezza in merito a questo scenario.
Una comunicazione della Commissione Europea ha messo in allerta molti proprietari di immobili in Italia. L’Istituzione, infatti, ha trasmesso la propria intenzione di bloccare gli acquisti e gli affitti relativi a 5 milioni di edifici sparsi in tutto il territorio.
Nel nostro Paese ci sono numerose costruzioni che risalgono agli anni ’60 e ‘70 del secolo scorso e che, di sicuro, non sono a norma per quanto riguarda i consumi e l’efficienza energetica. La vostra casa è tra queste? Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito alla volontà espressa dall’UE.
L’UE potrebbe bloccare vendite e affitti per alcuni edifici in Italia: ecco quanti e quali
Più di 7 milioni di case in Italia sono state costruite prima degli anni ’70 dello scorso secolo o nei primi anni di questo decennio. Altri 11 milioni di strutture, invece, presentano numerose falle in materia di consumi ed efficienza energetica: la maggior parte di queste hanno più di trent’anni.
Le loro classi energetiche, di conseguenza, sono davvero tra le meno virtuose. Secondo quanto comunicato da “Il Messaggero”, a breve questi edifici potrebbero essere non più vendibili né affittabili. Infatti, secondo quanto ritenuto dall’UE, essi perderebbero completamente valore immobiliare fintanto che non si proceda con una ristrutturazione.
Dunque, ammontano a quasi 5 milioni gli edifici che, secondo questa probabile direttiva, dovrebbero essere ristrutturati nel più breve tempo possibile o, al massimo, entro il 2030: in caso contrario si potrebbe bloccare la vendita e gli affitti.
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Secondo quanto previsto dalla svolta “green” delle grandi Istituzioni europee, a breve comincerà un adeguamento lento e graduale a classi energetiche più efficienti: entro il 2035 ci dovrebbe essere l’ultimo efficientamento a classi A e B.
A partire dal 2027, infine, i proprietari che non si adegueranno a queste direttive non potranno più né vendere né affittare il proprio immobile.
Quali classi energetiche sono interessate
Per adesso, ad essere interessate di questa ipotesi sono solo le classi energetiche più basse degli edifici più vecchi. Dal 2027 in poi, però, ci si adeguerà alla classe E che dovrà essere D dal 2030 e poi A e B per la fine del 2035.
Come conoscere la classe energetica della propria casa? Per rispondere a questa curiosità basterà consultare l’APE, ossia l’attestato di prestazione energetica.