Scommettere su OpenAI è l’idea che è venuta in mente un po’ a tutti in questo periodo ma è possibile investire solo tramite mercati secondari.
Che tanti investitori abbiano messo gli occhi su OpenAI non è un mistero, tuttavia le possibilità in mano ai trader per puntare sulla società prima che venga quotata in borsa sono limitate. Non essendo ancora un’azienda pubblica, si potranno acquistare azioni o partecipazioni tramite mercati secondari, nella fase pre-IPO. Ad esempio si può approfondire il tema dei fondi di Venture Capital o di Private Equity, partecipare a round di investimento pre-IPO oppure prendere parte a offerte di azioni dirette.
Non è da escludere inoltre l’acquisto di azioni tramite programmi di stock option o equity per dipendenti, senza dimenticare di monitorare un’eventuale IPO. È bene ricordare, in ogni caso, che mercati secondari per azioni private come Forge Global o EquityZen rappresentano uno dei pochi canali accessibili per acquistare azioni di aziende che non siano ancora quotate, proprio come OpenAi, ma in ogni caso l’ingresso è regolato e parecchio restrittivo. Insomma, non si tratta di una manovra semplicissima.
Come investire in OpenAI prima che venga quotata: tra Venture Capital e mercati secondari
La principale modalità per investire su aziende non quotate, che ad esempio sono in fase di crescita similmente a OpenAI, sono legate a Venture Capital (VC) e Private Equity (PE). Che cosa vuol dire? Che se OpenAi ha ricevuto finanziamenti da fondi di VC – che sia da Microsoft, Andreessen Horowitz o altri – allora si punterà indirettamente sulla società acquisendo quote del venture capital che ha già scommesso sulla stessa. Ma non è un canale accessibile a tutti, visto che si deve essere accreditati oppure rappresentare un gruppo di trading istituzionale.
La strada più percorribile è quella dei mercati secondari per azioni private e quindi SharesPost, EquityZen o Forge Global, visto che gli azionisti esistenti cercheranno di vendere le azioni a nuovi investitori e in molti casi le quote di partecipazione potrebbero essere di una società privata che non è ancora quotata in borsa. In ogni caso le transazioni sono monitorate attentamente oltre che soggette a restrizioni, attuabili solo previa conferma da parte dell’azienda in questione e, di solito, sono riferite a una cerchia ristretta di player finanziari.