Ancora una volta sono le truffe a guastare i sogni degli italiani in un momento già di per se molto tormentato per altre ragioni.
Il 2022 è annunciato come anno di grandi cambiamenti, un anno in cui numerose iniziative prese dal Governo andranno a concretizzarsi e a trasformarsi in qualcosa di assolutamente moderno e pratico, decisamente conveniente per il cittadino italiano. Pensioni, tasse, stato sociale, tante cose cambieranno, questo è vero, questo è certo. Alcune dinamiche però restano a palo, alcune storie restano uguali nel tempo. Discorso truffe on line, ad esempio. La piaga non si arresta, il malcostume, la dinamica, o come altro vogliamo chiamarla resta la stessa, identica e precisa a quella che si raccontava nel 2021, soltanto poche settimane fa insomma.
Il rischio per tutti gli italiani è più che concreto. Lo dice la cronaca, lo dicono i racconti dei cittadini truffati, lo dicono i tentativi continui agli stessi cittadini. Stesse tecniche, stesse pratiche, la volontà di sopraffare il prossimo di provare a sottrargli ogni cosa. I risparmi di una vita, o quel gruzzoletto messo da parte con tanta fatica mese dopo mese. Il web continua ad essere un luogo spesso poco sicuro dove è possibile incrociare i peggiori malintenzionati. La prudenza da parte dei cittadini deve avere le sembianze del dubbio, della poca fiducia da mostrare nei confronti di determinati approcci. Diffidenza, questa è l’arma verso chi non vuole altro che renderci vittime di una ben architettata truffa.
Stavolta la truffa arriva ad essere tanto complessa quanto, per le povere vittime estremamente convincente. In questo caso specifico, facendo riferimento alle truffe segnalate negli ultimi giorni possiamo parlare di tecnica definita smishing. Un sms che arriva avvisando l’ignaro cittadino di un acquisto effettuato sul web e successivamente segnala addirittura l’eventuale frode, considerato che lo stesso cittadino è ben consapevole di non aver effettuato in quel momento alcun acquisto. Vittima inconsapevole, inoltre, è Banca Intesa San Paolo, i cui sms fasulli arrivano ad avvisare il cliente della potenziale truffa in atto.
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L’sms di Intesa San Paolo con immancabile link, che le porte alla truffa vera e propria non è però tutto. L’attività dei malintenzionati è finemente organizzata. Una finta chiamata arriverà allo stesso cittadino, un operatore spacciandosi per rappresentante della stessa banca chiederà di inserire le proprie credenziali per favorire il processo di protezione del proprio conto corrente o della propria carta prepagata. In quel momento esatto la truffa entrerà nella sua fase esecutiva. In quel preciso istante se la vittima ignara di tutto prenderà a fidarsi dell’operatore telefonico inserendo le proprie credenziali d’accesso nel finto portale o comunicandole all’operatore stesso, il suo conto o la sua prepagata saranno completamente svuotati.
L’arma in mano ai cittadini, in questi casi è la diffidenza. Essere consapevoli del fatto che gli istituti di credito, tutti, non inviano mai sms, cosi come specificato più e più volte. Ogni comunicazione sarà circoscritta alla propria area personale. Eventuali altre forme d’approccio sono da ritenere potenziali rischi per lo stecco cittadino e cliente. Le truffe non smettono di riempire le cronache quotidiane insomma, cosi come i cittadini non smettono di diventare inconsapevoli bersagli. Maggiore attenzione e meno istinto dettato dalla paura di perde tutto potrebbero rappresentare in ogni caso la giusta risposta a tutti i malintenzionati che popolano avidamente il web.
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