Dall’inizio di gennaio 2022 sono aumentati i tentativi dei truffe a nome dell’INPS che spingono gli utenti a consegnare i dati personali e bancari.
Molte le segnalazioni arrivate in questo periodo all’INPS, su tentativi di truffe per pagamenti, rimborsi e aggiornamento dei dati, tramite email, SMS e telefonate. Un vero incubo per i cittadini che nella speranza di ricevere qualche agevolazione si ritrovano con una amara sorpresa.
L’INPS è sempre presente sui social per comunicare, ricordare ai cittadini le varie scadenze e la possibilità di chiedere bonus e agevolazioni. Ma uno dei tanti post pubblicati dall’Istituto sui social, rammenta che bisogna fare attenzione alle truffe e ha pubblicato un vademecum in cui sono raccolte tutte le informazioni e consigli utili per difendersi.
L’INPS con il vademecum avvisa i cittadini a cosa fare attenzione, internet, app, email e social network sono strumenti che oggi più che mai offrono molteplici opportunità, ma possono anche esporci a rischi. L’Istituito è vicino ai cittadini e in prima linea allerta gli utenti verso i tanti tentativi di frode che si possono verificare secondo varie modalità. Ma, questi tentativi hanno una cosa in comune, il furto dei dati personali e sensibili, e non solo. Ed è questo il motivo che l’INPS ha pubblicato il vademecum che raccoglie tutte le informazioni e i consigli utili per difendersi dai truffatori. Analizziamo cosa contiene il vademecum INPS.
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Il vademecum dell’INPS riporta che le truffe più insidiose ma anche tra quelle più diffuse, il phishing che mira, attraverso sistemi informatici, al furto dei dati personali e sensibili.
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Sono arrivate all’INPS numerose segnalazioni di utenti che hanno ricevuto false email a nome dell’Istituto con un link cliccabile, dove inserire i dati personali con le coordinate bancarie per ricevere fantomatici accrediti di pagamenti e rimborsi da parte dell’INPS. Inoltre, il link riportava ad una falsa pagina dei servizi INPS. Numerose le email truffaldine che stanno circolando dai primi giorni di gennaio 2022. Molti gli utenti che hanno segnalato di aver ricevuto comunicazione da parte dell’INPS per problemi sull’accredito del bonifico spettante in base ad un fantomatico rimborso.
Di solito la frase riportata in email è la seguente: “Non siamo n grado di effettuare il bonifico perché ci risulta che i dati registrati nel sistema non sono stati aggiornati”, e subito dopo il link truffaldino per l’aggiornamento dei dati.
L’INPS invita gli utenti a diffidare di tale comunicazioni (email), e di evitare in assoluto di cliccare sul link consigliato.
Inoltre, sono stati segnalati anche email che invitano a scaricare i bollettini di versamento precompilati tramite un link. I truffatori, nella mail invitano a cliccare sul link, per ricevere il rimborso dei contributi versati in eccesso. L’Istituto avvisa che non invia mai comunicazioni del genere e bisogna diffidare da tali email.
Le truffe non si sono fermate nemmeno durante il periodo di emergenza Covid-19. I truffatori hanno giocato sugli aiuti del Governo alle famiglie e alle aziende. Infatti, molti utenti hanno ricevuto la email di phishing finalizzata a sottrarre i dati delle carte di credito con la falsa motivazione di dover effettuare il pagamento del bonus di 600 euro. Ma i truffatori non si sono fermati alla mail, ma hanno usato anche gli SMS che riportano il link da cliccare per aggiornare la proceduta della domanda Covid-19. L’INPS ricorda che non invia questi SMS.
L’Istituto segnala anche che gli utenti possono ricevere una telefonata da un fantomatico operatore INPS che chiede di conoscere i propri dati per aggiornare la posizione. Ma i tentativi di raggiro possono arrivare anche da falsi funzionari INPS che possono presentarsi presso il proprio domicilio. L’INPS ricorda che non invia funzionari presso gli indirizzi degli utenti, e bisogna diffidare sempre di queste persone.
Inoltre, la truffa corre anche sulla linea di finanziamento e prestiti, infatti, esistono società non riconducibili all’Istituto, che però fanno riferimento nel nome dell’INPS e offrono servizi ingannevoli. Le società si pubblicizzano tramite prestiti “convenzionati” con l’INPS, tramite SMS, e rimandano a benefici che di fatto non ci sono. A cadere in questa rete specialmente i pensionati.
Bisogna fare molta attenzione e ricordare che l’INPS non acquisisce informazioni tramite email ordinaria o telefonicamente, coordinate bancarie o altri dati che permettono di risalire a informazioni finanziarie. Tutte le informazioni sono sempre consultabile attraverso il portale istituzionale INPS.
Quindi, chi si trova di fronte a una delle situazioni sopra evidenziare, è necessario:
a) non considerare le richieste che arrivano via email non certificate, tramite porta a porta e tramite telefono;
b) diffidare delle persone che si presentano come incaricati o funzionari INPS per effettuare un accertamento o altro;
c) fare molta attenzione per le comunicazioni che si ricevono, non cliccare sui link contenute in email e SMS. Inoltre, verificare sempre l’indirizzo di provenienza.
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