Le truffe on line sono ormai purtroppo all’ordine del giorno. Negli anni abbiamo visto e sentito qualsiasi tipo di raggiro.
Le maglie del web sono spesso abitate da persone, sistemi, contesti dediti esclusivamente ad attività truffaldine. Al giorno d’oggi, purtroppo, alcuni fenomeni sono più che frequenti, sostenuti se cosi si può dire dalla ormai complementarità tra la nostra vita e lo smartphone oppure, nel caso il tablet oppure il pc. Ci troviamo di fronte, oggi, ad una situazione che prevede la coesistenza in simbiosi, si potrebbe dire, dell’uomo e dello strumento elettronico. Di conseguenza, mail ed sms diventano praticamente il pane quotidiano. Lì, si annida il rischio, il pericolo, il tentativo continuo e ponderato di truffa. Lì, dobbiamo temere, dobbiamo non fidarci. Dobbiamo diffidare sempre e comunque.
Questa nuova truffa, che insomma tiene banco in queste ultime settimane, si spinge fino a dove forse nemmeno noi immaginavamo si potesse arrivare. Il meccanismo, la struttura della frode resta la stessa. Un sms oppure una mail, una falsa comunicazione ed un link apriporta, potremmo definirlo cosi. L’invito a cliccare sul collegamento per accedere ad una falsa pagina da dove poi scucire dati informazioni ed alla fine soldi. Quello che però non immaginavamo, non potevamo immaginare è la tipologia di contesto ricreato. Fin dove, insomma, si sono spinti i malintenzionati questa volta.
Un telespettatore della nota trasmissione tv “Chi l’ha visto”, segnala infatti questa nuova modalità di truffa. Operazione che alla fine, per i malintenzionati si svolge sempre allo stesso modo, ma che dall’altra parte offre una dinamica completamente nuova. Una notifica che segnala l’impossibilità di accedere alla propria identità digitale, lo Spid insomma, e quindi sottolinea la necessità di aggiornare il sistema, di impostare nuovamente la nostre credenziali. In basso, il solito link. Cliccando su di esso, cosi come nel testo si invita a fare, si avrà l’opportunità di correggere quindi la criticità di ristabilire l’ordine delle cose. Il cittadino probabilmente intimorito dalla possibilità di vedere andare incontro a problemi veri e propri in buona fede clicca sul link.
L’annuncio tramite sms, non si tratta di una truffa: cosa sta succedendo
In quel momento, il truffatore avrà dunque spalancate le porte che danno accesso alle nostro informazioni più sensibili. Una volta li, sarà richiesto l’inserimento delle proprie credenziali d’accesso Spid e di conseguenza lo stesso sistema memorizzerà le stesse, il gioco insomma è fatto. Da quel momento in poi, di fatto, i malintenzionati avranno a disposizione tutta una serie di delicatissime informazioni personali e potranno accedere praticamente a qualsiasi portale grazie al possesso delle nostre stesse credenziali.
Il rischio insomma è enorme. In più di una occasione le stesse aziende, che si tratti di banche, posta e quant’altro hanno più volte sottolineato il fatto che mai e poi mai determinate comunicazioni possono avvenire tramite sms o mail, ma soltanto attraverso canali interni al proprio profilo utente. I cittadini, quindi, di fronte e a certe dinamiche devono imparare a gestire una reazione che potrebbe portare a rischi molto gravi, conseguenze che potrebbero addirittura rovinare l’intera esistenza. I rischi insomma sono concreti e la prudenza in certi casi non è mai troppa. Fidarsi è un lusso che spesso non ci si può permettere. I nostri tempi, non sono all’altezza, in molti casi, di certi atteggiamenti.
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