Ennesima truffa all’italiana. Sono tanti gli enti che stanno rendendo noti i dettagli del nuovo illecito. Una malefatta che si attua tramite chiamata telefonica. Vediamo chi rischia.
Di recente non sono pochi gli enti bancari operativi nel nostro Paese e in tutta l’UE che hanno dispensato ai propri lavoratori un prontuario da introdurre nelle piattaforme in rete e da trasmettere ai relativi clienti.
Nel vademecum sono redatte le indicazioni essenziali per tutelarsi dalla nuova variante di truffa. Una tipologia che sta saggiando gli standard di sicurezza degli istituti e che, sfortunatamente, conta già svariate vittime tratte in inganno da questa frode. Bersagli perlopiù persone tra i 65 e gli 85 anni.
Siamo di fronte all’ennesima trovata di raggiro imbastita per frodare cittadini e famiglie grazie all’utilizzo del telefono cellulare. In un momento storico in le chiamate ricevute da parte di autentici o fasulli esercenti paiono riprodursi man mano in maniera irrefrenabile.
Attenzione alla truffa dello storno
Un male che ha nel mirino in prevalenza anziani e famiglie in difficoltà.
Ecco in cosa consta il recente reato commesso a scapito dei creditori. A seguito di numerose denunce, gli addetti ai lavori e gli specialisti antifrode l’hanno bollata come la truffa dello storno. L’iter è un grande classico, le strategie una garanzia (per i malviventi).
Il malcapitato risponde a una chiamata effettuata da un supposto addetto bancario che afferma (solitamente in modo blando e sommario) di essere un portavoce che opera su mandato di un ente di credito (si citano istituti di un certo livello per fomentare la credibilità della chiamata in corso).
Nella gran parte delle tentate truffe segnalate a oggi, il messaggio che viene recapitato dal truffatore concerne due forme di presunte comunicazioni:
- Per una falla attribuibile al funzionamento errato del sistema, sul tuo conto è stato attribuita una cifra che non ti riguarda e ora quell’importo deve rientrare nella disponibilità dell’istituto per mezzo di uno storno;
- Il tuo denaro è a rischio e per scongiurare che possa finire nelle mani sbagliate ci sarà bisogno di un trasferimento in una inesistente banca partner
L’iter operativo del raggiro e i modi per riuscire a smascherarla
Ambedue le fattispecie prevedono poi l’illustrazione dettagliata delle modalità attraverso le quali proseguire. Nella seconda circostanza si arriva al punto tale che al fruitore truffato venga chiesto, sotto guida dei malviventi, di creare un nuovo conto corrente, o anche gli venga richiesto di segnalare alcuni dati sensibili così che i malintenzionati possano proseguire alle operazioni illecite in maniera autonoma.
In ultimo ecco la fatal richiesta: eseguire un bonifico sui nuovi riferimenti, senza però che i truffatori dispensino le credenziali del medesimo.
Vi è ovviamente una strategia difensiva messa in atto dagli enti per tutelare i propri utenti. Di seguito ne riportiamo una, una comunicazione che è stato inoltrata da una celebre banca nostrana ai propri fruitori:
Non ti contatteremo mai per chiederti di effettuare delle operazioni di pagamento per storni, aggiornamenti, prove, simulazioni. Non ti chiederemo mai di: aprire un conto presso banche terze, inviarci i tuoi documenti e dati personali per aprirlo a tuo nome, effettuare un bonifico per mettere al sicuro i tuoi soldi.
In più viene chiarito come le comunicazioni tra l’ente e i propri clienti abbiano luogo esclusivamente per mezzo del numero verde ad hoc, il solo da chiamare nelle circostanze in si ritenga di essere rimasti vittima di un tentativo di raggiro.