Come può il semplice passaparola essere ancora oggi, nel mondo ormai digitalizzato, l’unica via maestra per trovare lavoro? L’analisi che nessuno compie, è la più efficace.
Trovare lavoro nel mondo di oggi sta diventando un dramma. Il quadro del momento è critico, spaventa, e non dà serenità nemmeno a pagarla, anche perché di risparmio per le terapie psicologiche non ce n’è mica abbastanza. La popolazione vive un disagio più che generazionale, piuttosto lo si può definire “cronicizzato nel sistema”, e questo è un dilemma non sbrogliabile con qualche chiacchiera. Infatti, non si parla di parole al vento, ma del potere della “presenza” e del “passa parola efficace”, quello che molti non attuano più nell’era del digitale.
Non solo digitale, anche perché va detto: quanti sono i recruiter che leggono davvero con attenzione i curriculum inoltrati attraverso le piattaforme più conosciute? Molti scartano senza neanche leggere, causando un danno che ha delle conseguenze pericolose. Giovani che non si sentono all’altezza dell’età adulta, persone che perdono la possibilità di sognare una qualità di vita degna, e che davanti uno scenario del genere, cadono nel baratro della depressione e della frustrazione.
Appunto, non ci sono soldi per sopravvivere, figuriamoci per prendersi cura di sé. Ed è qui che bisogna cogliere la palla al balzo, perché trovare lavoro in maniera immediata, potrebbe essere ancora possibile. Il punto è che molti credono che il passa parola non serva a niente.
L’errore non sta nell’attuarlo, ma nel come, e di quanto alcuni dettagli possano fare la differenza. Pochissime agenzie del lavoro consigliano di fare ciò, e bisogna agire per tempo.
Non è impossibile trovare lavoro, ma non basta soltanto crederci
Si entra nel vivo del metodo più tradizionale che esista, ma soprattutto efficace per trovare lavoro in Italia. Con dei dati alla mano, è possibile affermare che ben oltre il 23% dei lavoratori ha stabilizzato la sua condizione in questo modo. Amici e conoscenti sono stati la chiave per non cadere nel baratro a livello emotivo e psicologico, e poi anche sul piano materiale hanno dato un’occasione per farcela. Come sfruttare al meglio questa strategia?
Costruire una solida, anche se eterogenea, rete di contatti, è il primo passo. Informare le persone più vicine che si è intenti a cercare una nuova occupazione, è un elemento da non sottovalutare. C’è sempre “un’occasione” ascoltata per caso, e questo è fondamentale anche per non perdere la speranza. Persino il Networking attivo, cioè partecipare a eventi professionali quali fiere e incontri di settore, può essere utile per estendere la suddetta rete.
Non bisogna poi dimenticare di esprimere chiaramente i propri sogni e aspirazioni, perché sono questi gli elementi vincenti che spesso vanno dimenticati. Purtroppo ci si accontenta, ma quella deve essere l’ultima spiaggia. Condividere un CV attraverso la rete, è l’altro passo vincente.
Ancora, non è detto che Linkedin e altri social media del settore non siano validi, ma non devono essere l’unica arma. Scrivere post sulla ricerca di lavoro è poi un metodo per raggiungere un pubblico più ampio. Anche gruppi e forum specifici sono un’ottima chance. Basta citare Facebook per aver chiaro di cosa si tratta.
In tutto questo, non basta chiedere aito, ma offrire supporto agli altri nella rete di contatti, proprio per dimostrare il proprio valore. Aggiornarsi, scambiarsi informazioni, esser grati, e fornire aiuto, sono gli elementi che fanno la differenza in una persona forte che poi sa anche essere “proattiva”.
Quest’ultimo punto, è un tassello da consolidare senza ombra di dubbio chiedendo referenze a conoscenti, e anche raccomandazioni personali. Infine, fare del follow up dopo aver parlato della ricerca di lavoro, per rimanere saldi nella mente del prossimo. Ma come consolidare il passa parola in maniera efficace?
Soluzione a portata di disoccupato che ha perso ogni speranza: modalità di ricerca con successo
Quando si parla di passaparola non significa aver il lavoro sotto casa, ma consolidare dalla propria anche un’iniziale rete di relazioni professionali che sul lungo termine, possono incarnare la chiave di volta, se non la propria svolta! Convegni, fiere e incontri sono importanti, ma non vanno presi alla leggera. Bisogna prepararsi in un certo modo, non basta essere proattivi. Ecco come trovare lavoro.
Si sceglie l’evento mediante una ricerca accurata, e una volta deciso, bisogna a sua volta protrarre le dovute indagini. Si studia una lista di aziende del settore d’interesse, facendo analisi non solo sui prodotti, ma anche sulla cultura aziendale presente. Ciò implica la possibilità di fare conversazioni più significative definendo con certezza anche a cosa si aspira. Che sia aver più contatti o informazioni su nuove occasioni di lavoro, bisogna averne piena contezza.
Che approccio avere? Rientra in gioco il Networking attivo, perché non basta inoltrare il CV, ma tessere conversazioni d’impatto con professionisti del settore. Parlare del background pregresso e delle aspirazioni future sono i trucchi di riuscita maggiore nella comunicazione efficace del passa parola. Workshop e seminari sono pane quotidiano, per cui bisogna insistere sulle sessioni collaterali offerte durante l’evento. Appunto, anche i laboratori pratici sono un’ottima occasione per reperire informazioni preziose sulle opportunità e capire di conseguenza come ottimizzarne al massimo la resa.
Sempre nella dinamica di costruzione di relazioni solide, fare del Follow up dopo ogni evento, magari ringraziando le persone con le quali si è entrato in contatto, è una mossa vantaggiosa per mantenere vivi legami d’impatto, anche sui social media. Interagire condividendo pensieri pertinenti è la mossa successiva per consolidare questo approccio.
Avere poi un aspetto professionale, ma unico, aiuta a distinguersi dalla massa mantenendo alta il livello. In poche parole? Essere pertinenti al settore, ma soprattutto essere sé stessi, perché non c’è niente di meglio. La prima impressione è come un biglietto da visita: sancisce la progressione futura. Non è sempre la quantità di rapporti a dare le maggiori soddisfazioni, quanto piuttosto la qualità delle relazioni intraprese. Parlare con tutti va bene, ma consolidare i reali contatti d’interesse con un occhio di riguardo.
Infine, sfruttare ogni opportunità senza dare nulla per scontato, ad esempio anche esplorando nuovi settori e carriere mai pensate prima, potrebbe essere lo sbocco professionale tanto cercato. Appunti durante gli eventi e discussioni di qualità, renderanno la fase del follow up più solida, garantendo tutti i benefici del passa parola del mondo del lavoro che permettono concretamente di trovare lavoro.