Proroghe alla tregua fiscale, il 28 marzo il Consiglio dei Ministri ha approvato svariati provvedimenti di Legge con carattere di urgenza. Approfondiamoli.
Tra le misure, l’approvazione del DL con misure urgenti volte a sostenere le famiglie e le imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale e in materia di salute e adempimenti fiscali.
Una lunga discussione in Consiglio dei Ministri ha avuto come risultato una serie di nuovi provvedimenti tra i quali spiccano le proroghe delle scadenze in autunno con riferimento alla tregua fiscale. Le norme utili introdotte sono numerose, a partire dalle regole disciplinanti i casi di violazione formare o le liti con la Pubblica Amministrazione. La scadenza del 31 marzo slitta tra settembre e ottobre.
Ricordiamo che le istruzioni per i contribuenti che vogliono approfittare della tregua fiscale sono contenute nella Circolare numero 2 del 27 gennaio 2023 dell’Agenzia delle Entrate. Le indicazioni riguardano la regolarizzazione delle irregolarità formali su imposte e redditi, ad esempio, così come l’adesione alla definizione agevolata e la regolarizzazione di omessi pagamenti di rate. Ora si sono aggiunte nuove indicazioni con l’approvazione di svariate proroghe specificatamente in merito alle norme di carattere fiscale.
In relazione alle norme di carattere fiscale, l’esecutivo è intervenuto sulla disciplina dell’adesione agevolata e definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento. Nello specifico, il nuovo Decreto
Le novità introdotte ieri, 28 marzo, continuano.
Con riferimento alla regolarizzazione degli omessi pagamenti delle rate dopo acquiescenza, accertamento con adesione, reclamo o mediazione e conciliazione giudiziale si sono stabilite nuove norme. Nello specifico, per l’accesso alla regolarizzazione è necessario che l’assenza della notifica della cartella di pagamento oppure dell’avviso di intimazione al versamento si riferisca alla data di entrata in vigore dell’ultima Legge di Bilancio.
Il nuovo Decreto ha modificato i termini inizialmente stabiliti dalla Legge di Bilancio per accedere a specifiche misure definitorie. Ecco le proroghe
Concludiamo con le ultime novità introdotte ieri, 28 marzo, in relazione alla tregua fiscale. L’esecutivo ha introdotto un’autentica interpretazione delle norme disciplinanti la regolarizzazione delle dichiarazioni presentate tramite ravvedimento speciale con riferimento al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 nonché gli anni precedenti. In particolare sono considerate escluse dal ravvedimento
Inoltre, tra le novità la previsione di cause speciali di non punibilità di specifici reati tributari come
a condizione che le violazioni citate siano correttamente definite e le somme da erogare siano versate integralmente dal contribuente utilizzando le apposite modalità.
Tutte le novità citate saranno presumibilmente inserite in un provvedimento di prossima uscita. Al momento, per chi volesse approfondire i dettagli della definizione agevolata prevista dalla Legge di Bilancio 2023 rimandiamo alla Circolare numero 6 del 20 marzo dell’Agenzia delle Entrate che tratta proprio della tregua fiscale.
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