Tredicesima 2021, per qualcuno sarà una delusione: ecco perché

Le festività natalizie sono ormai alle porte e dipendenti e lavoratori che hanno diritto alla tredicesima mensilità restano in attesa.

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Le festività natalizie sono alle porte e come ogni anno lavoratori e pensionati, coloro che in pratica ne hanno diritto attendono con ansia la tredicesima mensilità, quell’ulteriore assegno che spesso viene definita anche gratifica natalizia, proprio perchè utile per rendere ancor più dignitoso il periodo di festività natalizie. In questo modo, chiaramente si consente ai lavoratori che ne hanno diritto ed ai pensionati la possibilità di godere di una maggiore liquidità in vista del Natale. Il momento storico particolare richiede maggiore attenzione a tutte le famiglie italiane, la gratifica, insomma, è ben accetto.

Non per tutti, però, come detto la tredicesima rappresenta una possibilità praticabile. Tutti i liberi professionisti ad esempio non hanno diritto, chiaramente, perchè appartenenti ad altra categoria che non gode di determinati benefici di natura economica ed inoltre, per quel che concerne altre dinamiche di settore, fiscali. La tredicesima mensilità equivale in linea di massima ad uno stipendio e viene in genere versata verso la metà del mese di dicembre. Nel caso dei pensionati invece, spesso, la gratifica natalizia viene accreditata ad inizio mese insieme all’erogazione dello stesso assegno mensile.

Tredicesima 2021, per qualcuno sarà delusione: il rischio concreto di un netto taglio

Ciò che spesso non viene considerata, è la possibilità di ricevere una tredicesima  inferiore a quella immaginata. Questo perchè, con molta probabilità si è lavorato di meno e quindi di conseguenza risulta diversa la quota di tredicesima maturata mese per mese. Sono inclusi, ad esempio in questa particolare categoria coloro che hanno goduto di ferie, malattia, infortunio, maternità. Poi: congedo matrimoniale, Cassa Integrazione, riposo giornaliero per allattamento. Esistono di conseguenza anche determinate dinamiche che invece non vanno ad incidere sulla maturazione della stessa tredicesima.

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Non sono quindi considerate per il calcolo della tredicesima mensilità determinate dinamiche inerenti alla vita lavorativa: congedo parentale, aspettativa non retribuita, permessi non retribuiti e quelli per malattia dei figli, assenza ingiustificata, assenze per sciopero. Inoltre va tenuto presente che occorrono almeno quindici giorni lavorativi in un mese per maturare la percentuale riferita alla tredicesima. Attenzione anche alle assenza causate dalla mancanza di Green pass sul posto di lavoro, condizione che rende, di fatto, impossibile il proseguimento della propria esperienza lavorativa.

Le dinamiche che portano ad ottenere, purtroppo, una tredicesima molto più bassa rispetto al solito possono quindi essere molteplici. Una tredicesima più bassa, vuol dire per chi ha la fortuna di percepire tale misura avere meno soldi a disposizione. Il tutto per affrontare le molteplici spese tipiche delle festività natalizie. La fine dell’anno 2021 potrebbe significare, per molti, rischiare di avere meno soldi in tasca e meno possibilità di soddisfare le tipiche aspettative familiari per l’occasione. Natale è insomma alle porte ma per molti cittadini le cose potrebbero andare non del tutto nel migliore dei modi. Occhio alla busta paga, la tredicesima potrebbe far storcere il naso a molti.

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