Come non finire nella rete dei venditori di fuffa sul web.
Anche in finanza esiste il fattore ‘moda o trend’, un approccio che in questo specifico settore è altamente nocivo. Prendiamo per esempio l’investimento singolo, che però se ben gestito non deve essere per forza di cose negativo. Quelle che in gergo vengono chiamate “febbri”, generano una vera e propria corsa a un prodotto piuttosto che ad un altro, con masse di investitori che tutte insieme puntano su uno specifico prodotto.
La prima e più famosa, fu la “febbre dei tulipani” di fine Seicento, che generò addirittura una crisi economica. Molta gente era disposta a tutto per un bulbo, ovviamente quando la bolla scoppiò, tante persone si ritrovarono sul lastrico. I fenomeni come quello sopracitato, in finanza sono ciclici e capitano sempre più spesso, ma seppur molto pericolosi, se vengono prese le dovute precauzioni, si possono provare a sfruttare. Questa mania, anche se potenzialmente molto dannosa e da avvicinare con cautela, non è il pericolo maggiore dal quale doversi mettere in guardia.
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Sul web e sui social network è pieno di “guru” o di “fenomeni” che hanno la ricetta magica, che sono infallibili, che generano performance da capogiro. Sarà veramente così? Partiamo da un dato: la stragrande maggioranza delle persone che investe in borsa (dall’80 al 95% secondo le statistiche), perde soldi.
Numeri che dovrebbero far pensare quelle persone che si avvicinano al trading con leggerezza, o che si stropicciano gli occhi di fronte a qualche post pubblicato da qualche “genio della finanza”.
Spesso il trading viene raccontato come un’attività tranquilla, poco impegnativa e che può generare fin da subito facili guadagni. Nulla di più errato. Servono sacrifici, impegno, dedizione e anche una forte predisposizione.
Le mode portano le persone a compiere le stesse identiche azioni tutte più o meno contemporaneamente. Nel trading purtroppo, sempre più spesso succede che gli aspiranti trader finiscano nelle mani di persone poco raccomandabili, che promettono sogni e gloria in poco tempo, accaparrandosi la loro fiducia.
Si scorre il feed di Facebook, ci si imbatte nel venditore di sogni di turno, si seguono i suoi consigli, si convincono gli amici a fare altrettanto. Ecco che si crea una massa di persone che segue un individuo poco raccomandabile. La maggior parte delle volte, il marketing di questa aziende, guru o simili è talmente aggressivo che i seguaci saranno quasi “catechizzati” e difenderanno a spada tratta il loro “eletto”.
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Ci sono tanti modi per finire nel vortice di questi professionisti improvvisati:
Chiaramente ci sono anche interlocutori di alto livello che vendono questi servizi, ma sul web e nel panorama del trading in generale, i professionisti sono una minoranza. La maggior parte di chi offre i servizi di cui abbiamo parlato, non è in grado di vivere di trading e ha impostato la sua attività solo sulla vendita, come una qualsiasi impresa commerciale.
Non esiste una ricetta perfetta, però si possono adottare dei buoni comportamenti che ci permettono di effettuare analisi oggettive,:
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