Come nuotare nelle acque del tech: tra onde, alte maree e forti venti, noi di Trading.it vi confidiamo una strategia ben strutturata per i vostri investimenti
Il settore tecnologico cambia rapidamente, lo abbiamo compreso adesso più che mai con l’arrivo sul mercato dell’AI DeepSeek da parte della Cina, che ha rivoluzionato il lavoro delle big, facendole crollare nel giro del 24h. Con nuove innovazioni che trasformano il mercato e rendono obsolete intere aziende è importante per l’investitore non dare nulla al caso, neanche i piccoli progetti inizialmente sottostimati dagli informatici e dal mercato stesso.
La strategia “Trading Tech Momentum & Disruption Shield” è progettata per aiutare gli investitori a capitalizzare sulle opportunità e proteggersi dai rischi di distruzione per chi investe nel settore. Se siete degli esperti e cercate degli spunti per le vostre strategie, se invece non avete mai studiato economia e finanza e volete iniziare a investire, incuriositi delle prospettive del settore tecnologico, ma anche se non siete investitori e volete solo capirne di più di questi sconvolgimenti globali dettati dal progresso tecnologico; in ogni caso siete nel posto giusto, questa strategia è qui per voi con esempi chiari e concreti.
Trading Tech Momentum: come investire nel settore secondo Trading.it
Per scoprire quali tecnologie domineranno il mercato nei prossimi anni, può rivelarsi utile seguire fonti come:
- Gartner e IDC per previsioni di mercato.
- Crunchbase per monitorare startup innovative.
- Brevetti e investimenti in R&D per vedere dove le aziende stanno puntando.
Come distinguere l’hype dalla realtà?
Non tutte le nuove tecnologie avranno successo ed è per questo importante concentrarsi sui vari progetti e analizzarli a fondo, non solo facendo riferimento all’hype che si può creare nei forum o sui social media. Concentrarsi su quelle tecnologie che stanno entrando nella fase di adozione di massa è importante per strategie a lungo termine, ma sempre con la differenziazione del portafoglio per evitare cadute rovinose. come:
- Intelligenza artificiale (AI)
- Quantum computing
- Blockchain per il settore finanziario
- Cloud computing e cybersecurity avanzata
Inoltre, ricordate sempre che una perdita sui propri investimenti, soprattutto per quanto riguarda il tech, non è mai una perdita fin quando non si vende il titolo. Rovinosi ribassi non significano aver perso tutto. Non bisogna farsi prendere dall’ansia e dal panico, soprattutto non bisogna inseguire troppo le titolazioni e le echo chambers dei social media: nervi saldi, fin quando non vendete non è ancora tutto perso, il titolo rialzerà perché è difficile che un’azienda che capitalizza nel tech non cerchi di ristabilizzarsi con ulteriori investimenti. Ad esempio se un’azienda ha appena annunciato un importante investimento nell’AI e ha acquisito startup innovative, è un segnale di crescita reale, non solo di moda.
Il momentum trading consiste poi nell’investire in azioni che stanno già crescendo, puntando sul loro continuo aumento. Per trovare le aziende giuste bisogna cercare quelle che hanno superato le stime sugli utili negli ultimi trimestri. Quando parliamo di ‘filtro’ significa proprio andare a cercare dati interessanti e rivelatori come:
- Margini operativi solidi (profitto elevato rispetto ai costi)
- Crescita costante dei ricavi
- Basso indebitamento rispetto agli asset
Le azioni vanno acquistate quando mostrano un forte trend rialzista e hanno fondamentali solidi alle spalle. Evitare invece come la peste quelle aziende che hanno creato intorno a sé grande hype, ma poi sul piano tecnico hanno scarsi dati finanziari, in questi casi si potrebbe creare una bolla speculativa costretta ad esplodere nel lungo termine.
3. Disruption Shield: proteggersi dalle cadute rovinose nel tech
Mentre alcune aziende tecnologiche crescono, altre rischiano di essere superate da nuove innovazioni, come abbiamo potuto notare anche con il caso DeepSeek. Considerata l’accelerazione della crescita del settore tech e la forte espansione dell’utilizzo delle AI in tutti i settori, nessuno escluso, investire in progetti innovativi è importante, ma al tempo stesso la propria strategia deve pur sapersi coprire dal rischio crolli. Ecco qualche consiglio al riguardo:
- Short sulle aziende a rischio: vendere allo scoperto titoli di aziende che potrebbero perdere valore a causa di cambiamenti extra-repentini sul mercato, imprevedibili.
- Acquisto di opzioni put: Se si sopetta che un’azienda perderà valore, allora bisogna comprare opzioni put che guadagnano quando il prezzo dell’azione scende, in questo modo si freneranno le perdite e si otterranno più margini d’investimento.
- ETF inversi: Se si pensa che tutto il settore potrebbe crollare, allora usare ETF inversi che salgono quando il mercato scende.
Facciamo un esempio molto pratico: se le vendite di PC tradizionali calano a causa del cloud computing, si potrebbe vendere allo scoperto azioni di aziende di hardware classici e investire in azioni di servizi cloud come AWS o Azure perché è alla luce del Sole che sarà quello il settore più in rialzo nel breve termine.
L’analisi del sentiment, come abbiamo raccontato spesso, è fondamentale perché aiuta a capire come investitori e analisti vedono il futuro delle aziende tecnologiche: sono loro gli attori dei mercati. Per misurare il sentiment bisogna far riferimento a social media e forum, come X (ex Twitter) ma anche Reddit (r/Technology) e blog finanziari.
In questo modo si avrà già una chiara idea delle opinioni dominanti. Poi si dovrebbero usare strumenti di analisi del linguaggio naturale, le earnings call analysis interpretano, infatti, anche i toni delle dichiarazioni dei Ceo ad esempio. Sono indispensabili per i professionisti che vogliono analizzare nel profondo il linguaggio utilizzato negli speech per trovare dettagli che potrebbero rivelarsi suggerimenti anticipati su come risponderanno i mercati.
Il settore tecnologico è volatile, e questo è un dato di fatto al quale ormai abbiamo fatto l’abitudine, quindi serve una strategia di gestione del rischio che non va mai sottovalutata. Per ridurre il rischio bisognerebbe:
- Monitorare la volatilità implicita: Osservare il VXN (indice di volatilità del Nasdaq-100) per capire se i mercati sono turbolenti.
- Ridimensionamento delle posizioni: In periodi di alta volatilità, ridure l’esposizione e rafforzare la copertura.
- Stop-loss dinamici: Imposta stop-loss basati sull’ATR (Average True Range) per chiudere le posizioni nei casi in cui il prezzo si muovesse troppo.
Per migliorare la strategia, bisogna testarla anche sui dati storici: non sono certezza, ovvio, ma a volte potrebbero rendere l’investitore più capace di prevedere alcuni trend che nella storia si sono ripetuti già più volte.
- Backtesting: Simula la strategia su dati passati per vedere se avrebbe funzionato in momenti di crisi (es. 2008, 2020).
- Ottimizzazione dei parametri: Affinare gli indicatori per adattarli ai nuovi trend di mercato.
- Aggiornamenti periodici: Monitorare i cambiamenti nel settore per modificare le strategie in tempo reale.
La strategia “Trading Tech Momentum & Disruption Shield” permette di investire nel settore tecnologico con un approccio strutturato, combinando crescita e protezione dai rischi. Tra i vantaggi avrete la capacità di sfruttare il momentum del mercato tech, proteggendovi dagli shock tecnologici e adattandovi ai repentini cambiamenti del mercato piuttosto dinamico. Ovviamente può essere complessa per chi non conosce bene il settore e i costi di transazione potrebbero rivelarsi abbastanza alti. In generale, però, se applicata con disciplina diventerà una guida solida per navigare nel settore tecnologico nel 2025.