Il 2022 promette una svolta nel modo in cui finanza e banche continueranno a portare avanti il loro giro d’affari. Ecco i titoli migliori sui quali investire o fare trading nel settore finaziario e bancario a partire da gennaio.
Il 2021 ha visto come uno dei settori più performanti dello S&P 500 le aziende nel settore finanziario. Essi sono in grado di continuare a crescere anche quest’anno.
Il settore finanziario è stato uno dei grandi vincitori della ripresa dei mercati che ha partire dal 2021 ha generato una crescita del 32%. Un risultato migliore è stato ottenuto soltanto dal settore energetico, da quello immobiliare e dall’informatica. Se la ripresa economica è stata un’occasione d’oro per investire in questi settori, gennaio 2022 presenta altrettanti spunti per la creazione di un portafoglio tematico.
Per quanto riguarda la situazione dei mercati finanziari le maggiori apprensioni riguardano lo scenario geopolitico. La Russia è in grado di sfruttare a suo vantaggio le sue risorse energetiche per mantenere una sua indipendenza politica e militare. In questo senso il quadro geopolitico rischia di complicare le alleanze tra Russia e Stati Uniti, che sentono sulla propria strategia globale le influenze della Russia sulla Germania che potrebbe rendersi più indipendente da Washington e un’alleanza tra Cina e Russia sempre più forte.
Se l’attuale governo tedesco può limitare questo scenario di avvicinamento all’oriente dato l’orientamento di liberali e verdi in senso filoamericano e antirusso i rapporti più complicati con l’Europa hanno spinto la Russia ad avvicinarsi progressivamente alla Cina.
Trading: contesto operativo e quadro geopolitico di Europa, Russia e Cina
Oggi Russia e Cina si scambiano petrolio e renminbi come non mai. La valuta cinese sta superando il dollaro nelle ampie e solide riserve valutarie russe, nelle quali anche l’oro conta sempre di più. Russia e Cina si dividono il lavoro in Africa per allontanarla dall’Europa, la prima vendendo armi e assoldando mercenari e la seconda con la penetrazione economica. Oggi non è un caso se le forze militari russe di stanza in estremo oriente vengono trasferite sui confini ucraini lasciando scoperto il confine con la Cina.
Queste trasformazioni del quadro geopolitico sono finora passate al di sotto delle considerazioni della maggior parte degli investitori. I mercati finanziari, non hanno ancora potuto scontare il pericolo di una destabilizzazione legate alle vicende Ucraine.
Più che uno scontro campale, per il momento, quella di Putin è una partita che si gioca sulla strategia e sulla convinzione di avere dalla sua il vantaggio di un governo oggi molto più forte di quello dell’UE ma anche degli Stati Uniti.
In quest’ottica si muovono gli investimenti nel settore finanziario comprese le azioni sulle società del comparto che sono quotate in borsa. A questo si aggiunge l’incertezza dovuta ai possibili mutamenti nelle politiche economiche delle banche centrali, che possono cambiare il sentiment prediligendo nuovamente il comparto obbligazionario a quello azionario.
Trading nel settore finanziario: perchè investire sul titolo Banca Generali
Banca Generali è un istituto dedicato al private banking, specializzata nella gestione e nella protezione dei patrimoni, con un’attenzione particolare alla pianificazione assicurativa. La società è cresciuta all’interno del gruppo Generali in sinergia con la crescita finanziaria e l’incremento della quota di mercato di Assicurazioni Generali.
L’istituto può contare oggi su una vasta rete distributiva e una selezione di oltre 5200 strumenti finanziari, relativi al partenariato con oltre 50 tra le più prestigiose società di gestione internazionali. Oggi la banca si propone di continuare il processo di digitalizzazione supportando la consulenza fatta con robo advisor in partnership con UBS.
Al fine di sfruttare tutte le potenzialità offerte dai mercati finanziari e offrire nuovi rendimenti ai propri clienti, Banca Generali si avvale della collaborazione di Saxo Bank tramite cui ha messo a disposizione una piattaforma di trading.
Quotazioni Banca Generali: il valore più alto degli ultimi quindici anni.
Nel 2021 Banca Generali ha avuto, al contrario di altri istituti finanziari, rendimenti record costituiti in gran parte dalla sua capacità di servirsi della componente assicurativa e dell’ampia diversificazione che costituisce il Gruppo. I dati di settembre 2021 di Banca Generali mostrano un utile netto pari a 270,09 miliardi di euro in crescita del 38%, con ricavi cresciuti in modo analogo del 37%. Il titolo di Banca Generali ha raggiunto un record di prezzo con le quotazioni che a metà di novembre 2021 hanno toccato i 43 euro, raggiungendo il valore più alto degli ultimi quindici anni. Oggi la banca sconta le prese di profitto, con un prezzo vicino al valore di 35 euro vicini a quelli che hanno preceduto l’ultima parte della tendenza iniziata a luglio 2021.
Investitori di Intesa Sanpaolo in attesa del 4 febbraio
L’istituto è oggi il maggiore gruppo bancario in Italia con oltre 4.500 filiali e quasi 40.000 dipendenti. Le quotazioni dell’istituto di credito viaggiano in controtendenza rispetto ai titoli di Piazza Affari mentre trader e investitori prendono posizione su quella che sarà la volatilità del nuovo piano industriale che verrà presentato il 4 febbraio. Dai minimi toccati a fine novembre il titolo ha recuperato il 21%, ed ha già superato il livello di prezzi precedenti la pandemia. Tra i motivi del nuovo trend rialzista le aspettative positive degli analisti sulla redditività dell’istituto e in particolare del suo comparto assicurativo.
Oggi Intesa fortemente capitalizzata e mostra un record nel calo dei crediti deteriorati con prospettive particolarmente positive per i dividendi degli azionisti. Ora che il peggio per l’economia italiana sembra passato i titoli del comparto bancario tornano ad essere interessanti per investimenti sul breve periodo.
FinecoBank, un buon titolo su cui fare trading nel settore finanziario
FinecoBank è una banca multicanale indipendente con quasi 1,4 milioni clienti che offre servizi di credito, trading e investimento. La banca italiana è una società abbastanza solida che tuttavia fatica a trovare una tendenza decisa sul lungo periodo. Forse proprio per questo motivo si dimostra uno dei più interessanti tra i titoli bancari italiani. Nonostante
Il prezzo delle azioni è salito in modo sostanziale, sembra essere oggi a un livello di prezzo ottimale per nuovi rialzi. Il titolo di FinecoBank si trova su un supporto di prezzo che nell’ultimo anno ha confermato diverse volte il livello tra i 14,65 e 14,85 euro. Questo livello segna inoltre il prezzo medio del titolo considerate le escursioni di prezzo dell’ultimo anno. Questo inizio 2022 non sembra avere cambiato la tendenza in corso nonostante una tendenza long che mostra un’accentuata debolezza nei confronti dei suoi competitori.
Citigroup, una delle società finanziarie più importanti degli Stati Uniti
Citigroup conosciuta anche come citi è una multinazionale USA che comprende banche di investimento e società di servizi finanziari. Ha csede a New York. Il titolo Citigroup è scambiato vicino al supporto di prezzo a cinque anni intorno ai 62,5 dollari, con un ottimo potenziale per un investimento nel breve termine almeno vicino ai 70 dollari per azione. Citigroup sta avviando l’uscita dal comparto del credito al consumo, recuperando così almeno 3 miliardi di dollari di capitale che può essere utilizzato a beneficio degli investitori. La divisione bancaria della multinazionale sta portando avanti grandi trasformazioni che potranno migliorare gli utili liberando il suo potenziale economico, con le azioni ancora scambiate sugli effetti di quelli che sono gli eventi in grado di spostare la liquidità sul titolo.
Il rapporto sugli utili per l’ultimo trimestre del 2021, insieme a una panoramica dei piani di trasformazione in piena regola dell’azienda, aiuterà ulteriormente a determinare quanto può essere ancora ampio il margine di guadagno. All’inizio del nuovo anno le azioni della società sono aumentate del 4%, con valori piuttosto in linea con la media del settore. Citigroup può continuare a sviluppare i suoi servizi di gestione patrimoniale e investimenti, che l’hanno resa una delle società finanziarie più importanti degli Stati Uniti.
Trading nel settore finanziario. Il contesto operativo e l’analisi tecnica di Bank of America
Bank of America è leader globale nel settore bancario e dei servizi finanziari. La società rappresentativa di una delle prime dieci maggiori banche a livello globale è in grado di avere ottime performance finanziarie nonostante l’attuale complesso scenario economico.
Bank of America ha recentemente annunciato i risultati degli utili per il 2021 che hanno superato le stime degli analisti. L’utile trimestrale della seconda più grande banca USA è salito del 28% a 7 miliardi di dollari, grazie all’attività delle sue divisioni di gestione patrimoniale e investment banking che hanno registrato ricavi record.
Le prospettive e le indicazioni del management di Bank of America sembrano avallare il superamento di tutte le incertezze economiche. Le quotazioni di BAC hanno avuto una notevole performance positiva con un incremento del valore che nell’ultimo anno è arrivato vicino al 40%.
I risultati patrimoniali e gli investimenti di Bank of America
La performance positiva è dovuta a una crescita dei prestiti commerciali e di quelli al consumo, con un miglioramento della qualità degli attivi e del dividendo trimestrale, variato in positivo del 17%. BofA ha riportato utili complessivi di 82 centesimi per azione, rispetto ai 59 centesimi per azione dell’anno precedente. Contestualmente le entrate sono salite del 10% arrivando a 22,1 miliardi di dollari.
Bank of America ha dichiarato che nel 2021 il suo profitto annuale ha raggiunto il massimo storico confermando le prospettive rialziste per il 2022. Queste potranno realizzarsi più facilmente con l’intervento di politica monetaria della Federal Reserve che con il tapering renderà maggiormente remunerativo il comparto creditizio.
L’istituto di credito ha registrato aumenti a doppia cifra del reddito da interessi per il secondo trimestre consecutivo. Gli aumenti pari all’11 e al 11,4% sono stati dovuti alla strategia di investimenti in titoli di debito con un risultato che ha aiutato la banca a destinare una parte dei ricavi in ricerca e sviluppo. L’istituto è riuscito infatti a tagliare i suoi costi di 20 miliardi di dollari negli ultimi 10 anni. Per questo motivo la banca manterrà un investimento costante medio di 3,5 miliardi di dollari all’anno al fine di mantenersi competitiva sul mercato e migliorare la qualità dei suoi servizi.
Investire per ricevere i dividendi, come valutare la qualità degli utili?
Un altro modo di guardare a questo settore per le proprie strategie di trading è considerare gli utili non solo in termini di differenza tra prezzo di ingresso e di uscita dalla posizione, ma anche di dividendi. In questo senso il comparto bancario si presta abbastanza bene per un investimento sul lungo periodo, data la sua relativa solidità finanziaria che consente di guadagnare semplicemente rimanendo investiti.
Gli utili per azione trimestrali di una società quotata sono rappresentati sotto forma di percentuale e indicano quanto ogni azione posseduta è in grado di rendere all’investitore. Un numero semplice da osservare anche per capire lo stato di salute di una società. L’utile per azione si può considerare sotto diversi punti di vista, calcolandolo in confronto agli utili del passato, considerando il ciclo economico, o come fa il cosiddetto EPS earning per share, che calcola gli utili generati in relazione al numero di azioni emesse dall’azienda stessa.
Le aziende che possiamo considerare di successo hanno tutte generalmente un buon surplus di liquidità. Questo permette loro di reinvestire in ricerca e sviluppo o distribuire buoni dividendi in grado di attrarre nuovi investitori e mantenere in essere le posizioni correnti.
Payout ratio, un ottimo indicatore per valutare la qualità dei dividendi
Tra gli indicatori reddituali di un’azienda in relazione ai dividendi più comuni c’è il payout ratio. Il payout ratio, è uno strumento molto utile e può fornire un’ottimo supporto per valutare la capacità patrimoniale di un’azienda, nonché la qualità dei dividendi. Il calcolo esprime la proporzione degli utili di un’azienda e quelli pagati in termini di dividendi.
Se un’azienda ha la possibilità di pagare il dividendo, significa in genere che ha un solido bilancio d’esercizio. Se da una parte mostra di essere solida e ben capitalizzata, dall’altra bisogna stare attenti che il suo payout ratio non sia troppo alto.
LEGGI ANCHE>>Trading: quali sono le variabili più importanti per valutare un titolo azionario
Trading: valutare la capacità di un’azienda di sostenere il pagamento dei dividendi nel tempo
Quando un investitore o un azionista vuole osservare il profilo economico di un’azienda, il payout ratio è molto utile per stabilire all’interno di un’analisi fondamentale il valore di un’azienda e le sue prospettive di crescita. Da questo valore si può dedurre la liquidità disponibile anche in caso la società dovesse mancare per quell’anno i suoi obbiettivi economici. Il payout ratio dev’essere sufficientemente alto da segnalare la capacità dell’azienda di redistribuire un buon margine di profitto. Un indicatore che è fondamentale conoscere se si vuole fare trading.
La solvibilità di un’azienda, è una delle variabili vitali per la sopravvivenza e la crescita economica. Questo valore è in grado di fornire una base fondamentale prima che tecnica, per decidere di acquistarne un’azione. Il payout ratio delle giuste proporzione indica quindi un dividendo sano, ovvero emesso in considerazione del contesto finanziario e patrimoniale. Questo non deve servire semplicemente per allettare gli investitori. In questo modo si rischia di comprare azioni di una società che promette di voler pagare interessi più alti di quanto incassa.