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Guida Trading

Covered Warrant: vendi nel futuro, ma conoscendo già il prezzo. Ecco come fare

Il Covered Warrant è un contratto derivato scambiato sul mercato regolamentato. Ecco come sfruttare al meglio questo contratto.

Ecco le caratteristiche del Covered Warrant e come viene usato per fare trading.

Il Covered Warrant incorpora, nella forma di un titolo liberamente trasferibile, il diritto di acquistare o di vendere un asset nel futuro a un prezzo stabilito nel presente. Il prezzo di apertura è chiamato strike price, mentre la scadenza dipende dalla tipologia di Warrant. Essa è definita entro un periodo prefissato, oppure come più comunemente diffuso in Europa, a una data di scadenza prefissata. Il valore di questo contratto dipende dall’andamento del prezzo di una attività sottostante, solitamente azioni, indici, valute o materie prime.

Il Covered Warrant è uno strumento utile per applicare strategie di trading complesse o anche semplicemente di protezione del portafoglio. Il vantaggio dei contratti derivati è quello di poter assumere posizioni long e short il cui controvalore è determinato dalle diverse possibilità previste per la chiusura dell’operazione.

Le finalità operative di un Covered Warrant nel trading

Le finalità operative di un Warrant nel trading, pertanto, possono essere di due tipi, rialziste o ribassiste. A fronte di aspettativa rialziste su un determinato asset l’investitore punterà su un Covered Warrant Call. Viceversa a fronte di aspettative ribassiste del prezzo del sottostante, l’investitore utilizzerà un Covered Warrant Put. Il principio del Covered Warrant è quello di trarre vantaggio dai movimenti di prezzo in ottica speculativa, ma soprattutto a fronte di incertezze sul valore di uno più asset in portafoglio. Quando si investe su molteplici strumenti si espone il capitale a un grado di rischio che dipende dalla loro diversificazione.

In sostanza, con un CW Put l’investitore può coprirsi dal rischio di nuovi ribassi di attività già presenti in portafoglio. Se queste si verificano può compensare le perdite derivanti dai ribassi dell’apprezzamento del valore del Covered Warrant. Grazie all’effetto leva incorporato nei Covered Warrant le performance dell’attività finanziaria sottostante possono differire in maniera sensibile da esso. A fronte della possibilità di ottenere maggiori guadagni e una più ampia copertura delle perdite dei titoli in portafoglio, vi sono naturalmente i rischi alla leva finanziaria. Questa amplifica gli effetti della variazione del prezzo in modo più che proporzionale a quello del sottostante.  Per questo motivo in Italia i Covered Warrant possono essere ammessi a negoziazione solo da una società subordinata alla vigilanza della Banca d’Italia.

La volatilità del sottostante e l’effetto del time decay

L’investitore esperto è consapevole che dovrà applicare la sua strategia in modo da entrare ma soprattutto uscire con il giusto tempismo dal mercato.

In questo senso bisogna fare molta attenzione ad altri due aspetti, la volatilità del sottostante e l’effetto del time decay, ovvero la relazione tra il prezzo e il tempo. Il Covered Warrant infatti varia il suo valore finale anche in relazione allo scorrere del tempo. Se il sottostante è molto volatile e l’estinzione del Covered Warrant è lontana nel tempo, maggiori sono le probabilità che lo strumento in questione, sia esso call che put, possa avere a scadenza un importo di liquidazione svantaggioso rispetto al suo acquisto.

I Warrant consentono al proprietario di acquistare azioni in un momento futuro a un prezzo predeterminato nel presente. È possibile acquistare azioni di una società al prezzo attuale pagando la differenza tra qualche mese. In questo modo chiunque possieda un Warrant legato al valore di un asset, come ad esempio le azioni Amazon, potrà consegnare il proprio contratto comprensivo del valore pattuito e ricevere in cambio un’azione della società. Questo avviene indipendentemente dal prezzo delle azioni della società in quel momento.

L’uso dei Warrant e le differenze con le Opzioni e i CFD

Il Warrant funziona in modo simile a un’opzione. Anche queste danno diritto, ma non l’obbligo, di acquistare nel futuro azioni di una società a un prezzo predeterminato. Una delle differenze principali è che i Warrant sono indicati per operazioni di lungo periodo e possono durare anni o decenni. Tra le altre differenze c’è quella di acquistare azioni direttamente dalla società garantito dai Warrant, mentre con le Opzioni lo scambio avviene a mercato aperto.

Il vantaggio del Covered Warrant è anche nella capacità di mantenere il suo valore nonostante brusche variazioni di prezzo. Ciò significa che se il mercato si muove temporaneamente contro la posizione aperta, per poi andare successivamente in mio favore, non rischio di perdere l’intera posizione. Questo accade invece con i contratti CFD o Forex Swap.

Quando valore del sottostante e prezzo di esercizio detto stike coincidono, il Covered Warrant è detto at the money e il suo esercizio è neutrale per l’investitore. Se invece il valore del sottostante è minore rispetto al prezzo di esercizio del cw call o maggiore di quello put, il prodotto è detto out of the money, questo significa che il suo esercizio provoca una perdita all’investitore che lo detiene.

Come è calcolato il profitto di un Covered Warrant

Il profitto di un Covered Warrant è calcolato in caso di ingresso long (valore del sottostante – Prezzo di esercizio) / (parità x tasso di cambio) – premio.

Viceversa in caso di Covered Warrant put e quindi ingresso short il profitto verrà calcolato come (Prezzo di Esercizio – valore del sottostante) / (parità x tasso di cambio) – premio.

Per capire meglio come funzionano i Warrant supponiamo che Stellantis scambi oggi a 20 euro per azione. La società emette anche Warrant sul mercato aperto, che consentono di acquistare il titolo per 30 euro per azione, a 10 anni da oggi. Questi contratti attualmente vengono scambiati per 2 euro ciascuno.

  • Prezzo dell’azione: 20 euro per azione
  • Prezzo del Warrant: 2 euro per warrant
  • Prezzo di esercizio: 30 euro per azione

L’esempio di un investimento con un Covered Warrant

Un CW è redditizio se il prezzo delle azioni supera il costo del warrant più il prezzo di esercizio alla scadenza. Quindi, in questo caso, questo investimento risulta redditizio se alla sua scadenza le azioni sono scambiate sopra i 32 euro. Se, ad esempio, Stellantis fosse quotata tra dieci anni 40 euro ad azione, tra dieci anni i warrant varrebbero 10 euro ciascuno, con rendimento del 400%.

Come si può notare da questo semplice esempio guadagni e le perdite sono amplificati drasticamente. Al di sotto di 30 euro per azione, i warrant comportano una perdita del 100% dell’investimento. Tuttavia, al di sopra di 32 euro per azione, il rendimento dei warrant può dare profitti molto elevati, superando molto facilmente il rendimento relativo del titolo.

Fatte queste considerazioni è chiaro come l’effetto leva insito nel costo iniziale estremamente esiguo dei Warrant, espone a potenziali guadagni, rischiando una frazione del valore dell’asset. A questo si aggiunge il vantaggio che il warrant garantisce in caso di variazioni estreme del prezzo, che non pesano prima della scadenza sulla nostra equity.

LEGGI ANCHE >>> Gli scenari economici e i migliori settori in cui fare trading nel 2022

Da cosa dipende il valore del Covered Warrant?

Se tramite i warrant è possibile avere in portafoglio un titolo ad una frazione del suo valore è comunque utilizzarli con attenzione e parsimonia. A differenza delle azioni ordinarie, la redditività di un warrant dipende da un calendario prestabilito. Questo aggiunge all’incertezza futura il rischio di perdita sul prezzo futuro dell’asset. Per capire l’alta probabilità che questo avvenga, nell’esempio fatto il prezzo delle azioni, soltanto per concludere l’investimento con il Warrant in pari, necessità di un incremento del 60%, ovvero a 12 euro su 20.

Volendo sintetizzare quella del prezzo è una funzione matematica che dipende da 5 fattori:

  1. Il prezzo dell’attività sottostante
  2. La volatilità dell’attività sottostante, e di conseguenza la velocità di variazione del prezzo dell’asset.
  3. Il tempo residuo a scadenza
  4. Il tasso di interesse cosiddetto free-risk
  5. Gli eventuali dividendi attesi.

A parità di altre condizioni è sufficiente che cambi uno solo dei fattori sopra elencati affinché il valore teorico di un covered warrant si modifichi.

Andrea Carta

Ha studiato Analisi Tecnica dei mercati finanziari e ha svolto la professione di trader indipendente fino al 2019. Appassionato di letteratura e scrittura creativa, concilia le sue conoscenze ed esperienze scrivendo articoli in tema finanziario, socio economico e politico

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