Come fare trading attraverso l’intuizione informata: le vostre sensazioni, se ben veicolate, possono diventare la chiave del successo
Il mondo del trading, lo sappiamo tutti, esperti e non, è dominato da numeri, grafici e algoritmi. La razionalità, la matematica e la comprensione dei grafici sono alla base.
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C’è un ma. I mercati non sono influenzati solo da dati schematici, ma sono anche mossi dall’irraggiungibile umano: il suo lato emotivo.
Le emozioni, o meglio, il sentiment degli investitori, sono sempre presenti nel mercato e spesso causano forti volatilità. Ciò significa che il trader non si deve affidare solo al dato algoritmico, ma che per lui esiste una risorsa potente, che spesso passa inosservata: l’intuizione informata.
Ma cosa significa esattamente “intuizione informata”? Non si tratta di affidarsi a un sesto senso misterioso, ma di sviluppare la capacità di comprendere i mercati andando oltre i dati freddi, interpretandoli con la parte più ‘umana’ della nostra coscienza; sfruttando a proprio favore l’esperienza, l’auto-riflessione e una profonda connessione con il contesto economico e culturale: che poi è ciò che ci rende unici, ovvero la capacità di analizzare il passato per ‘programmare’ il presente.
La programmazione è puramente umana e non è una novità dei giorni d’oggi, ma parte dalle prime migrazioni stagionali ed esplorative degli uomini primitivi, che avevano compreso il bisogno di spostarsi per programmare caccia, raccolti e altre opportunità di sopravvivenza; non come azione istintuale, come gli animali che vanno in letargo, ma come ragionamento e osservazione delle variabili che hanno influenzato la loro sopravvivenza nel passato.
Cos’è l’intuizione informata e come si sviluppa nel trading
Immaginate di giocare a calcio: dovete conoscere le regole, studiare le statistiche dei giocatori e le formazioni create dagli allenatori: è fondamentale, perché altrimenti non potrete entrare nel vivo del gioco; ma la vera magia accade quando durante una partita riuscirete a prevedere l’azione avversaria grazie a una “sensazione” nata proprio da quelle nozioni, e dalla personale esperienza maturata negli anni. Allo stesso modo, l’intuizione informata nel trading non nasce dal caso, ma da un percorso di apprendimento continuo. Ecco alcuni modi per svilupparla:
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Meditazione e mindfulness:
Pratiche come la meditazione aiutano a liberare la mente da distrazioni, permettendoti di focalizzarti sui segnali deboli che il mercato invia. Proprio come quando facendo silenzio ci accorgiamo di poter sentire anche il battito del nostro cuore, che fino a quel momento avevamo dato per scontato, ecco, imparare a “sentire” il mercato può rivelare pattern e segnali che sfuggono all’analisi puramente logica.Auto-riflessione e diario emotivo:
Un passo fondamentale è prendere nota delle proprie operazioni, annotando non solo i numeri, ma anche le sensazioni che si provano ad ogni decisione. Tenere un diario emotivo può aiutare a individuare eventuali bias, ovvero quegli errori di valutazione dovuti a pregiudizi personali.Immersione nei mercati:
L’intuizione informata si costruisce conoscendo a fondo il mercato. Non basta osservare i grafici, ma è importante capire anche le storie dietro i dati: le dinamiche culturali, le questioni geopolitiche, gli eventi economici, Bisogna studiare, diffidate da chi vi spiega il mercato con corsi di poche ore.
Esempi pratici di intuizione informata e storie di successo
Un esempio celebre è quello di George Soros, uno dei trader più famosi di sempre. Soros non si affidava solamente all’analisi dei numeri, ma anche a quella che lui definiva una “sensazione fisica” riguardo ai cambiamenti di mercato.
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Queste intuizioni, affinate nel tempo grazie all’esperienza e a una profonda comprensione del contesto economico, gli hanno permesso di anticipare movimenti significativi e di trarre profitto in maniera consistente. Non vanno scambiate dal sesto senso con l’accezione la quale gli affibbiamo di solito, in questo caso, quella percezione è arrivata grazie a tutto ciò che aveva costruito alle spalle con studio, tecnica ed esperienza.
Per arrivare a quei livelli bisogna sempre registrare le proprie impressioni durante le operazioni, e poi osservare non solo il “cosa” ma il “perché” che si cela dietro ogni movimento di mercato.
L’intuizione informata non è l’opposto dell’analisi razionale, ma il suo complemento. Mentre i dati e i grafici ti forniscono le basi per comprendere il mercato, l’intuizione aiuta a interpretare quei dati in maniera più umana e contestuale.