Entrando in relazione con il mercato e i suoi aspetti grafici, abbiamo la sensazione di avvicinarci a un ambiente alieno e privo di relazione con le dinamiche quotidiane, ma è così solo in parte.
Il mercato in realtà riflette in maniera informatica quelle dinamiche comuni, con le quali siamo soliti rapportarci anche nelle spese quotidiane. È sempre essenziale al fine di avere le risposte giuste farsi le giuste domande, la prima cosa che ci si chiede quando si acquista qualcosa è generalmente, quanto vale? Spesso il meccanismo è così consolidato che vi facciamo riferimento inconsapevolmente. Infatti, senza poter inquadrare il valore di un bene contestualizzandolo rispetto a elementi da cui possiamo dedurre il suo valore, siano essi le parti o i materiali di cui è costituito, la lavorazione, la scarsità o l’abbondanza, o semplicemente il confronto con il prezzo di beni analoghi, non avremmo alcun modo di valutare la bontà del prezzo a cui è venduto.
La situazione si complica quando quell’oggetto è un contratto il cui prezzo cambia continuamente e dalle cui fluttuazioni dovremmo trarre profitto, ma che invece spesso, a causa della sua imprevedibilità, è fonte di perdita.
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Gli elementi a cui fare attenzione quando cerchiamo un prezzo che conta
Considerare che vi è una differenza tra il prezzo e il valore dell’asset, è il più importante indizio tramite il quale è possibile fare fronte, almeno parzialmente, alla complessità e all’imprevedibilità del prezzo e di conseguenza dei nostri potenziali profitti. Vediamo adesso più nel concreto quello a cui dovremmo fare attenzione quando cerchiamo un prezzo che conta, che possiede quindi quelle caratteristiche qualitative tali da indicarci con relativa sicurezza il valore di ciò che abbiamo di fronte.
Osservando le anomalie di prezzo, possiamo avere una prima e sicura indicazione di come le compagini presenti a mercato stiano generando un interesse espresso sotto forma di volumi, in grado influenzarne l’andamento. Fondamentalmente si prende atto che in un certo momento a un dato livello di prezzo, degli investitori con informazioni e sistemi non in possesso del trader medio, stanno acquistando o vendendo, dandoci un’informazione rappresentativa sia rispetto all’orientamento dell’interesse, acquisto o vendita, sia a un livello di prezzo, probabilmente profittevole, nel quale vi è una discrepanza o incoerenza tra il valore e il suo prezzo. Ecco alcuni dei fenomeni più importanti da conoscere e osservare:
La volatilità; definita come il comportamento del prezzo che aumentando o diminuendo in modo significativo, rappresenta una tendenza rispetto alle dinamiche di domanda e offerta. Nella mia operatività definisco la parte meno frequente della volatilità come variazione direzionale, invece le più frequenti, quelle oscillatorie, sono le restanti variazioni che non rappresentano una tendenza. Una volatilità anomala può condurre a quel fenomeno detto strappo della media, quella variazione per unità di tempo tale che la deviazione standard della media mobile non è in grado di aggiornare i suoi valori venendo superata dal prezzo, un picco di volatilità.
Questi fenomeni possono rappresentare tutti delle anomalie di prezzo, dandoci così un segnale importante al quale fare attenzione per trovare i prezzi che contano.
Oltre a ciò è possibile stabilire l’orientamento dell’interesse di acquirenti e venditori, osservando come i prezzi variano in relazione ai volumi, se presenti come nei mercati regolamentati, o alle loro derivazioni, scontate in alcuni oscillatori come OBV oppure indicatori come il volume tick. Esiste quindi un prezzo equo, che soddisfa le necessità delle compagini a mercato, rimanendo in equilibrio in un range. Esiste un valore profittevole dove invece la percezione del valore è incoerente rispetto al prezzo, consentendo ad alcuni, i più informati, di avvantaggiarsi. È la battaglia per l’Informazione.