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Guida Trading

Cinque errori da evitare se fai trading sul forex

Oltre a emozione e stanchezza, esistono specifici errori di natura tecnica che è bene conoscere al più presto per proteggere i propri investimenti

Non dimenticare lo stop loss

Per poter prevenire il rischio, bisogna innanzitutto avere accettato la possibilità di perdere il nostro capitale. Questo avverrà inevitabilmente, ogni operazione comporta infatti un costo intrinseco pagato in termini statistici dalle operazioni in perdita. Le operazioni in perdita rappresentano anche un costo che paghiamo per poter continuare a ottenere guadagni sul lungo termine con le operazioni che vanno in profitto, continuando ad applicare con disciplina attenzione e consapevolezza la nostra strategia.

Anche se il trading sul forex presenta in generale una volatilità molto ridotta, vi sono molteplici fattori che possono alterare in modo strutturale questa variabile, innanzitutto l’utilizzo della leva finanziaria e la possibilità quindi di ottenere perdite o guadagni sostanziali da variazioni di prezzo molto ridotte.

Le valute infatti sono quotate con un frazionamento superiore a quello che troviamo nei loro corrispettivi fisici: se ogni euro è divisibile fino a 1 centesimo, sul mercato forex l’euro dollaro raggiunge un frazionamento nell’ordine del centesimo di centesimo, il pip.

Le valute sono naturalmente influenzate anche dal calendario macroeconomico e dalle dichiarazioni dei presidenti delle banche centrali nonché da quelli della più grande potenza economica occidentale, gli Stati Uniti, la cui valuta è il perno centrale per definire il prezzo di ogni cambio valutario.

Fare trading sul forex senza usare lo stop loss è possibile solamente se le nostre operazioni non prevedono l’uso della leva finanziaria e il nostro capitale è sufficientemente grande da sopportare le escursioni di prezzo che avvengono ogni giorno sul forex, dagli 80 pip fino a estremi di 120 pip.

Lo stop loss non è inviolabile. Non dimenticarlo

Gli ordini di mercato, i livelli di prezzo e le linee di tendenza non seguonole le leggi degli oggetti fisici nel mondo ordinario. Così se la prima impressione è che il prezzo debba necessariamente passare per lo stop loss che abbiamo messo a mercato, prima di proseguire la sua variazione verso altri livelli di prezzo, in realtà esso equivale semplicemente a un ordine a mercato, che potrebbe anche non trovare alcuna controporte disposta a comprare o vendere, qualora si dovessero presentare delle particolari condizioni di incertezza e volatilità.

L’unico modo per garantirti l’esecuzione dello stop loss è che questo sia specificatamente dichiarato dal tuo broker. Per questo tipo di operazioni si dovrebbe sempre avere come controparte il broker, in un conto ad esempio caratterizzato dal dealing desk.

LEGGI ANCHE>> Il guadagno dei broker deriva dalle perdite dei trader?

Non sottovalutare la fase di apprendimento

Il trading sul forex sembra essere l’unica disciplina che sia possibile imparare senza fare il minimo sforzo. Così come viene spesso presentato ‘il percorso per diventare trader professionisti’, sembra essere sufficiente l’apprendimento di una strategia e la lettura di qualche articolo e di qualche video su YouTube per salire in cattedra e cominciare a far fruttare il proprio capitale.

Anche questo mestiere naturalmente ha bisogno di un investimento considerevole, in termini di tempo e risorse personali, come per ogni attività che voglia essere fatta a livello professionale, che si tratti di un mestiere o di una disciplina sportiva, i cui risultati sono la realizzazione oggettiva delle nostre capacità individuali, essi vengono scontati senza poter prescindere dal nostro grado di preparazione, studio, esercizio.

Un motivo per il quale spesso si sottovaluta la fase di apprendimento è la fiducia che viene riposta negli esempi che troviamo sui libri o quando prendiamo lezioni tramite un corso di trading: la nostra percezione del mercato comincia a essere nutrita dalle suggestioni dovute a esempi didascalici e trade conclusi, che si mostrano in maniera statica come definitivamente vincenti oppure completamente sbagliati.

Col senno di poi, conoscendo già il risultato finale del nostro investimento, è sempre possibile ottenere dei risultati straordinari, entrando e uscendo dal mercato al momento giusto.

Mai dimenticarsi delle correlazioni

Nel mercato forex le valute sono tra loro naturalmente correlate, in relazione ai modi in cui sono costruiti sia i cambi che i cross valutari. Quando decidi di aprire una o più posizioni sulle valute è necessario seguire i principi di money management così da evitare di rischiare una quantità eccessiva di capitale, per ogni operazione aperta a mercato. In questo modo puoi applicare un principio minimo di diversificazione che ti consente di poter riuscire a compensare le perdite con i guadagni derivanti da trade differenti.

È quindi doveroso fare attenzione a non investire il capitale sulle stesse valute che si trovino quotate in coppie differenti, per esempio aprendo una operazione Buy di EUR/USD e EUR/GBP sia che queste vengano aperte nella stessa direzione, per entrambi in acquisto sia con due posizioni opposte.

Nel primo caso infatti stai semplicemente raddoppiando l’esposizione sulla stessa valuta, usando il suo prezzo espresso in rapporto a una valuta differente. Nel secondo caso staresti contemporaneamente vendendo e comprando la stessa valuta, finendo per ritrovarti con un hedging che potrebbe annullare quasi completamente i guadagni su una posizione compensandoli con le perdite dell’altra.

Oltre a queste correlazioni di natura finanziaria, esistono quelle di natura economica. I cicli economici globali sono dinamici e a seconda di questi le valute possono alternare tra loro le correlazioni. Le correlazioni tra valute diverse possono verificarsi su time frame che possono variare dal brevissimo termine, come ad esempio un time frame a cinque minuti, fino alle correlazioni a medio lungo termine, che vengono scontate lungo tutta la giornata di contrattazioni. Per fare un esempio, solitamente l’euro può trovarsi in correlazione inversa al valore del dollaro, oppure il dollaro australiano e quello canadese essere correlati al valore delle materie prime come il petrolio, o ancora il dollaro neozelandese in correlazione positiva con il dollaro australiano.

Mai aprire posizioni contradditorie

Seguire un piano di trading che ha apportato statisticamente vantaggi in termini di profitto, è il modo migliore per garantirsi sul lungo termine la continuità della nostra attività di trading. Tuttavia non necessariamente un trading plan è sinonimo di affidabilità o di successo, esso infatti può basarsi su premesse sbagliate e dimostrare la sua inaffidabilità soltanto dopo una lunga serie di trade andati in perdita.

Un trading plan non dovrebbe mai contenere al suo interno degli elementi contraddittori, nel forex trading è possibile cadere facilmente nell’errore di aprire operazioni che risultano poi in contraddizione logica tra di loro. Questo non solo a causa della grande versatilità degli strumenti derivati ma anche per l’intercambiabilità e l’astrattezza delle coppie e dei cross valutari. Per esempio è possibile durante una fase di range aprire due posizioni agli estremi del prezzo scommettendo semplicemente su quella che riesce a superare a rialzo o a ribasso il range, oppure immaginare di entrare a mercato seguendo il trend, ma voler anche entrare contro trend alla rottura di un supporto o una resistenza, senza che queste possibilità siano supportate da delle condizioni strutturali.

Ogni condizione di totale simmetria delle decisioni, per esempio tra due scelte, ci mette nella condizione di non poter dare alcuna fiducia al nostro investimento, in quanto pur essendo temporaneamente dalla parte giusta del mercato non abbiamo alcuna premessa teorica che possa giustificare la nostra decisione. Questo tipo di contraddizione interna ci espone a quei fattori di stress tipici del trading influendo comunque a prescindere dal risultato sul nostro capitale psicologico.

Non fare trading durante i nonfarms payrolls

Il calendario economico nel forex trading può essere uno strumento importante per prevedere, con sufficiente anticipo, gli eventi nella settimana di trading che potranno influenzare la direzione dei prezzi, ma soprattutto la volatilità delle valute coinvolte, considerata l’importanza a livello nazionale e macroeconomico, del dato rivelato.

La tentazione di prepararci a inserire degli ordini pendenti, vicini ai livelli di prezzo della valuta che pensiamo verrà coinvolta maggiormente dalla volatilità dovuta alla notizia, può essere fonte di guadagni immediati ma anche di fortissimo stress e perdite impreviste.

Il dato nonfarm payrolls rilasciato solitamente il primo venerdì di ogni mese, è quello che tra tutte le news calendarizzate, genera la più alta volatilità nel mercato. Esso è l’indicatore più seguito, a livello internazionale, per stimare la variazione occupazionale e la forza del mercato del lavoro e dell’economia negli Stati Uniti.

A seconda che il dato sia o meno coerente con le aspettative degli investitori, il prezzo di tutti i cambi valutari, in quando accoppiati al dollaro, subiscono una variazione di prezzo capace di generare in pochi minuti la stessa variazione che avviene in media durante un’intera giornata di trading.

A prescindere dalla nostra capacità di stimare sul piano macroeconomico l’esito del dato sull’occupazione, la direzione del prezzo può risultare opposta alla natura stessa della rilevazione, in quanto è possibile anche che un dato considerato positivo, per esempio rispetto a quello precedente, non lo sia però abbastanza rispetto alle aspettative di crescita di cui gli investitori e i trader istituzionali avevano bisogno per poter investire, o rimanere investiti sul dollaro.

Andrea Carta

Ha studiato Analisi Tecnica dei mercati finanziari e ha svolto la professione di trader indipendente fino al 2019. Appassionato di letteratura e scrittura creativa, concilia le sue conoscenze ed esperienze scrivendo articoli in tema finanziario, socio economico e politico

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