Tra le strategie più interessanti per gli investimenti rientra senza dubbio il ‘trading del rumore’, non tutti però sanno di cosa si tratta.
Come è noto, il mercato azionario e gli scambi che avvengono ogni giorno sono in parte dettati da reazioni impulsive, generate dal panico o dall’euforia. I trader più esperti lo sapranno già ma in diversi casi le conseguenze che un dato avvenimento – che sia un evento eccezionale oppure una semplice notizia – possono avere sugli asset è spesso esagerato o eccessivo. Gli investitori abili dovranno per forza di cosa identificare queste situazioni così da agire in modo consono, in attesa di un ritorno allo status quo, all’equilibrio.
Si chiama ‘trading del rumore’ oppure contrarian trading su notizie emotive ed è una delle strategie che da sempre attirano l’interesse degli investitori. Come funziona nel dettaglio? In generale si parte dal monitoraggio del sentiment di mercato tramite strumenti specifici che analizzano le informazioni derivanti da notiziari, social media e forum finanziari, così da individuare gli eventi che possano scatenare forti risposte emotive (o che le abbiano già scatenate). Solo successivamente si potrà intervenire.
Contrarian trading su notizie emotive, oppure ‘trading del rumore’, così viene conosciuta comunemente la strategia degli investitori che agiscono controcorrente rispetto a sentiment di mercato esagerati, influenzati da momenti di euforia oppure di panico. Può entrare in gioco quando ad esempio vengono diffusi annunci aziendali inaspettati, dichiarazioni politiche rilevanti oppure quando avvengono cambiamenti importanti all’interno del quadro geopolitico mondiale. Questi alcuni dei fattori che possono agitare (e non poco) i mercati.
In ogni caso, dovranno essere osservati con attenzione i movimenti da lì in poi, così da comprendere se effettivamente si tratti di una risposta consona oppure basata solo sull’emotività. Un movimento insostenibile del prezzo di un asset, a ritmi alti ed eccessivi, sarà certamente sintomo del secondo scenario. Di strumenti utili per il monitoraggio ne esistono, ad esempio il Relative Strength Index, le bande di Bollinger e l’indicatore stocastico; serviranno a identificare situazioni di ipercomprato o ipervenduto (segnalando un’inversione).
Di solito, quando l’RSI supera il valore di 80 allora è molto probabile che il mercato stia esagerando verso l’alto mentre valori al di sotto del venti suggeriscono il contrario. In generale, si cerca di utilizzare stop loss stretti per limitare i danni, se la reazione emotiva dovesse durare più del previsto – in parallelo viene impostato il take profit, per sfruttare il ritorno del prezzo a livelli razionali.
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