Il gioiello di Volkswagen, Porsche, la più grande casa automobilistica del mondo per vendite, sta per procedere alla sua IPO; un’offerta pubblica di acquisto che dovrebbe essere lanciata il prossimo 29 settembre.
Attraverso la quotazione in borsa saranno reperite risorse finanziarie che andranno ad aiutare entrambe le società ad essere più competitive investendo parte dei proventi nel segmento dei veicoli elettrici.
Volkswagen metterà sul mercato il 25% delle azioni privilegiate di Porsche; la notizia della ha trovato grande entusiasmo e interesse dagli investitori. Tuttavia la casa automobilistica tedesca ha affrontato le critiche di alcuni investitori per il suo piano di vendere solo il 12,5% di Porsche. Nella IPO a lungo attesa la casa automobilistica di lusso verrà valutata tra i 70 e i 75 miliardi di euro.
Da queste prime azioni dovrebbe ricavare circa 19 miliardi di euro; tra i vantaggi un dividendo speciale del 49% dei proventi derivanti dall’offerta pubblica iniziale. Chi acquisterà queste azioni non avrà però diritto di voto in assemblea.
I numerosi stakeholder di VW includono 12 marchi automobilistici gestiti in modo indipendente e l’importante influenza economica della famiglia Porsche. Nonostante questa sia responsabile di soli 300.000 veicoli sui 9 milioni venduti dal Gruppo Volkswagen ogni anno, Porsche rappresenta un quarto dei suoi profitti.
L’azienda gode di ottima salute e quella di Porsche dovrebbe essere l’operazione più importante a livello mondiale nel 2022. Le Azioni della casa automobilistica tedesca sono un’occasione da non perdere; partecipare come azionista in Porsche significa indirettamente fare parte anche del profitto della Volkswagen, più grande casa automobilistica al mondo.
Il marchio sportivo si concentra sull’eccellenza e il connubio con Volkswagen ha reso nei decenni la famiglia capace di accumulare, a partire dal 2005, partecipazioni in Volkswagen sempre più importanti. La famiglia Porsche Piëch, possiede oggi indirettamente oltre il 31,9% delle azioni gestite attraverso la holding Porsche SE nonché il 50.73% dei diritti di voto in VW. Alla fine dell’IPO la holding salirà al 25% del capitale sociale.
Il veicolo di investimento del Qatar, già uno dei principali azionisti VW, dovrebbe invece acquistare circa il 2,5% delle azioni senza diritto di voto. Tra gli altri investitori istituzionali Norges Bank, T Rowe Price e il fondo sovrano di Abu Dhabi.
Per chi si esporrà sul mercato con le azioni di un’auto di lusso non mancheranno certo le preoccupazioni. La possibile recessione globale del 2023 e le preoccupazioni per le possibili evoluzioni del conflitto in Ucraina metteranno alla prova gli investitori che dovranno ponderare la possibilità di un profitto solo tra qualche anno. La casa automobilistica lascia aperta la possibilità di emettere ulteriori azioni, senza diritto di voto, ma al momento si riserva di osservare gli effetti e i benefici di questa prima parte della quotazione.
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