Mentre gli investitori si interrogano sull’eventualità e sul momento utile per acquistare un BTP, sul mercato sovrano italiano il Mef continua la sua offerta di titoli di Stato.
Sono due i Btp emessi questa volta dal Tesoro a cui si aggiunge un terzo titolo, il CCTeu indicizzato all’inflazione europea.
Il primo quadrimestre del 2022 è stato un anno record per le obbligazioni, con forti svalutazioni dei prezzi e incrementi degli interessi soprattutto sui titoli di Stato. Ne traggono beneficio gli investitori che hanno acquistato dopo l’inizio del conflitto in Ucraina. La destabilizzazione della ripresa ha ridotto il valore dell’investimento ma anche il guadagno a rimborso di chi è riuscito a entrare a mercato con il giusto tempismo.
A destabilizzare i mercati obbligazionari oggi sono i dati sull’inflazione. Lo spread Btp Bund è intorno ancora ai 200 punti base ma nonostante questo, per gli investitori l’unico modo di ottenere rendimenti positivi sicuri è ulteriore aumento del differenziale e contestualmente della cedola o una riduzione rapida dell’inflazione.
In questo contesto il Tesoro ha allocato oggi BTP a 5 e 10 anni, insieme al CCTeu, per un ammontare complessivo della domanda a 6,75 miliardi che ha superato il massimo dell’offerta disponibile a 6,5 miliardi.
Btp a cinque e dieci anni, rendimenti delle cedole ed esito dell’asta
Il Btp a 5 anni con scadenza aprile 2027 è stato allocato con un rendimento del 2,16%. Il valore della cedola segna così un rialzo di 26 punti base rispetto all’asta precedente confermando il trend crescente degli interessi.
L’asta odierna ha visto il Tesoro allocare anche il Btp a 10 anni con scadenza dicembre 2032. L’ammontare complessivo ha visto il raggiungimento del massimo previsto a 2,5 miliardi di euro. Il titolo decennale ha oggi una cedola con rendimento lordo del 3,10%. Anche in questo caso gli interessi sono in aumento rispetto all’asta precedente di 32 punti base. La domanda è stata di quasi 4 miliardi con rapporto di copertura di 1,59.
I BTp hanno un taglio minimo di 1.000 euro e la loro remunerazione avviene sempre, alla pari o sopra la pari. L’Italia che attualmente si trova fuori dal rischio recessione, si mantiene comunque all’interno di una fase di incertezza. Sebbene la crescita prevista per quest’anno rimanga positiva, il Paese ha dimostrato di saper affrontare le fasi avverse solo con l’appoggio delle politiche fiscali e monetarie favorevoli sul piano comunitario.
CCTeu a 8 anni con scadenza ottobre 2030
L’ultimo titolo allocato oggi è il CCTeu a 8 anni con scadenza ottobre 2030. L’ammontare complessivo ha raggiunto gli 1,25 miliardi di euro e ha un rendimento dello 0,87%. La domanda è stata di 2,3 miliardi con un rapporto di copertura di 1,84. I Ccteu sono titoli a tasso variabile con una durata compresa tra i 3 e i 7 anni, una cedola indicizzata al tasso Euribor a sei mesi e una modalità di rimborso alla pari.