Chi deve tinteggiare casa può beneficiare di un bonus importante. Cambiano però le regole: o le si rispetta tutte, o si perde ogni centesimo
Le case di proprietà sono sicuramente una grande soddisfazione, soprattutto considerando i grandi sforzi che tutti oggi come oggi devono compiere per potersele permettere. Per questo motivo, la maggior parte degli italiani le cura in ogni minimo dettaglio e fa in modo che siano sempre accoglienti, pulite ma soprattutto senza particolari problemi, così che non richiedano manutenzione straordinaria troppo spesso. Una delle incombenze più pesanti è quella della tinteggiatura: fortunatamente, però, c’è un bonus che ne copre il costo.
Tinteggiare casa non serve solo ad eliminare eventuali macchie ed aloni dai muri, che si formano nel tempo per via dell’uso quotidiano, dei pensili appesi alle pareti e dello sporco che inevitabilmente si accumula anche lì. Cambiare colore ai muri di casa, infatti, consente anche di dare una sferzata di aria nuova all’ambiente domestico, quindi rallegra e aiuta chi ci vive a sentirsi più in armonia con l’ambiente attorno a sé. Per sostenere i costi della tinteggiatura esiste il bonus specifico: i requisiti da rispettare per goderne.
Bonus tinteggiatura di casa: tutti i dettagli
Il governo italiano punta a semplificare il sistema dei bonus mediante la riforma del mercato dei capitali e, quindi, vuole mantenere attivi solo quelli strettamente essenziali. Tra questi rientra anche il bonus tinteggiatura per esterni e per interni, che è legato a doppio filo a quello relativo alla ristrutturazione. Attivo per tutto il 2024, con alcune modifiche varrà anche nel 2025, anche se i requisiti sono stringenti e specifici.
Per accedere al bonus è necessario che l’attività di tinteggiatura faccia parte di un più ampio progetto di rinnovamento dell’immobile, quindi dev’essere attiva una procedura di manutenzione straordinaria, di messa in sicurezza, di restauro conservativo o un lavoro di risanamento. I lavori devono essere svolti da professionisti qualificati in grado di rilasciare documentazione fiscale; i pagamenti, poi, devono essere tracciabili e sostenuti da una fattura regolare.
Per quanto riguarda l’anno prossimo, la detrazione attuale che è pari al 50% verrà ridotta al 36% ed anche il massimale di spesa scenderà dagli attuali 96mila euro ai prossimi 48mila euro. Le modifiche rientrano all’interno del ridimensionamento generale che ha subito il decreto del Superbonus. Se volete farne richiesta, comunque, dovete procedere in sede di dichiarazione dei redditi, allegando la documentazione richiesta.