Che cos’è questo strumento essenziale e soprattutto perché i trader esperti lo prediligono tra gli indicatori: potete imparare tutti
Il TICK Index è uno strumento molto utilizzato nel mondo del trading, ma non tutti ne sono a conoscenza. Se ad esempio siete dei principianti, è importante che capiate quanto possa aiutarvi seguire questo strumento per misurare la differenza tra il numero di azioni che stanno salendo e quelle che invece stanno scendendo in un dato momento.
In altre parole, il TICK Index ci segnala se il mercato è principalmente in crescita o in calo in un determinato momento: monitorando i dati è possibile orientare meglio le proprie strategie ed evitare errori grossolani, è per questo che anche i meno esperti dovrebbero iniziare a utilizzarlo.
I suoi indici sono molto semplici: facciamo un esempio pratico. Se ci sono 1.000 azioni che stanno salendo e solo 500 che stanno scendendo, il TICK sarà positivo. Se la situazione si ribaltasse allora sarebbe negativo. Vediamo però nel dettaglio come utilizzare al meglio questo strumento.
Come utilizzare al meglio il TICK Index per le proprie strategie di investimento
Il TICK Index è perfetto per monitorare:
- L’umore del mercato in tempo reale: se ad esempio il mercato sta vivendo una forte pressione rialzista (molte azioni che salgono) o ribassista (molte azioni che scendono). È come un termometro del mercato, che ci fa capire rapidamente quale direzione sta prendendo.
- La forza di un trend: Un TICK positivo elevato (ad esempio +800 o più) indica che molte azioni stanno salendo, il che conferma la forza di un trend rialzista. Al contrario, un TICK negativo estremo (-800 o meno) indica che un trend ribassista è in corso.
- Divergenze per anticipare inversioni: Le divergenze si verificano quando il mercato sta salendo o scendendo, ma il TICK non conferma il movimento. Per esempio:
- Se il mercato sta scendendo, ma il TICK non scende più (non raggiunge nuovi minimi), potrebbe essere un segnale che il ribasso sta perdendo forza e potrebbe invertire la direzione.
- Se il mercato sta salendo, ma il TICK non raggiunge nuovi massimi, potrebbe essere un segno che il rialzo sta esaurendo la sua forza.
- Condizioni di ipercomprato o ipervenduto: Se il TICK raggiunge valori estremi, come +1000 o -1000, potrebbe segnalare che il mercato è troppo “euforico” (ipercomprato) o troppo “panico” (ipervenduto).
- Le strategie intraday: ovvero chi fa operazioni nell’arco della giornata. Poiché reagisce velocemente a notizie, eventi economici o movimenti di grandi investitori, dà segnali immediati per entrare o uscire dal mercato.
Come un trader può combinare il TICK alla sua strategia di base
Il TICK può essere combinato con altri indicatori come il TRIN o il VWAP per i volumi: ad esempio, se il TICK è molto positivo e il volume è alto, il segnale allora è ancora più forte. Se il TICK segnala un mercato ipercomprato perché appunto diventa un indice molto alto, allora potrebbe essere il momento giusto per prendere profitto in caso di posizioni long.
Al contrario, se il mercato viene segnato come ipervenduto, e il mercato però è in trend rialzista, potrebbe essere l’occasione esatta per acquistare: è tutto un gioco di tempo, e il TICK aiuta molto in questo senso. Un momento più tardi potrebbe già significare ottenere una perdita rispetto al secondo prima. Bisogna poi tenere a mente che si possono creare divergenze multiple. Ad esempio se il TICK mostra una divergenza su più timeframe (per esempio, su grafici a 5 minuti e a 15 minuti), aumenta l’affidabilità del segnale.
Se il mercato scende, ma il TICK non scende con lui contemporaneamente su tutti i timeframe, questo è un segno che la discesa sta per fermarsi. Anche in questi casi bisogna fare attenzione ai falsi segnali, soprattutto quando c’è bassa liquidità come inizio o fine giornata. Inoltre, una buona strategia rimane sempre quella di preimpostare allert personalizzati che avviseranno quando il valore supera una soglia come per esempio +900 o -900, in modo da agire rapidamente ai movimenti più critici.