Si può conoscere da subito la cifra che si otterrà a fine rapporto di lavoro ma per molti sembra una delusione: ecco come fare il calcolo
Quando si parla di TFR o TFS si parla di trattamento di fine rapporto o servizio. Un’indennità che in Italia viene corrisposta a tutti i lavoratori dipendenti una volta che il contratto di lavoro viene chiuso. Si fa riferimento a lavori dipendenti del privato e del pubblico: in tutti i casi rimane sempre un diritto a cui per legge l’azienda deve rispondere positivamente, altrimenti il lavoratore potrebbe passare per vie legali.
Si dividono in: indennità di buonuscita, indennità premio di servizio e indennità di anzianità, questo per quanto riguarda il settore pubblico. TFS e TFR però hanno ovviamente alcune differenze. Il TFR è una somma che viene accumulata durante il periodo di lavoro e viene predisposta dall’azienda che dovrebbe metterla da parte per poi consegnarla a fine rapporto di lavoro.
Viene corrisposta sia per licenziamento che per dimissioni. Il TFS ha carattere non solo di salario differito ma ha anche carattere previdenziale. Infatti, mentre nel TFR la cifra viene imposta obbligatoriamente a totale carico del datore di lavoro, nel TFS i contributi previdenziali vengono versati per il 7,10% dal datore di lavoro e per il 2,50% dal dipendente. Vediamo nel dettaglio come si calcolano in anticipo per avere una visione più chiara di quale sarà la somma che si andrà a percepire.
TFR, gli esempi di calcolo per sapere in anticipo quanto spetta
Ecco un semplice esempio di calcolo di quanto si otterrà a fine rapporto di lavoro per i dipendenti Pubblici. Si parte dall’importo lordo. Si ottiene il risultato moltiplicando un dodicesimo dell’80% della retribuzione annua lorda, compresa la tredicesima. Per fare il calcolo, bisogna anche considerare come anno intero la frazione di anno superiore a sei mesi, mentre quella pari o inferiore ai sei mesi non viene mai considerata in quanto troppo breve.
Si prende quindi lo stipendio lordo e si moltiplica per 80%. La cifra si moltiplica per gli anni di servizio. Quello che si ottiene si moltiplica ancora per il numero di mensilità, ovvero tredici e poi si divide il tutto per 12. Quel che viene fuori è ciò che si riceverà dopo il periodo di tempo ipotetico utilizzato per il calcolo. Il TFR può essere pagato in un’unica soluzione se l’ammontare complessivo lordo è inferiore a 50mila euro, altrimenti con due rate annuali fino a 100mila euro e in tre rate annuali se li supera.