Alcune monete possono rappresentare delle vere e proprie fortune. In particolare, chi ha conservato una moneta del 1914 può avere un tesoretto da 5 lire.
Alcune monete hanno un valore nettamente superiore rispetto alle altre. Questo può accadere sia per le monete in Euro che per le vecchie Lire. Nel primo caso. (per gli euro) possono essere di valore le monete che hanno un errore di conio oppure quelle rare, ovvero quelle commemorative. Per quanto, invece, riguarda le vecchie lire, il loro valore è dato proprio dalla rarità della moneta che ormai non sono più in circolazione. Per questa ragione possono essere pagate anche migliaia di euro da un collezionista.
È questo il caso di una vecchia moneta di 5 Lire, coniata nel 1914, e che appartiene alla serie “Quadriga briosa”. Si tratta di una moneta considerata iconica da molti collezionisti e esperti di numismatica. Per questo motivo, chi ha avuto la fortuna di conservare questa piccola monetina potrebbe aver messo da parte un tesoretto del valore di circa 15000 euro.
La moneta da 5 lire ritrae, sul dritto, il busto dell’allora re Vittorio Emanuele III. È piuttosto facile da riconoscere perché il sovrano è ritratto verso destra ed è contornato dalla scritta Vittorio Emanuele III re d’Italia.
Tra i dettagli particolarmente apprezzati dagli esperti di numismatica vi è la firma dell’autore, posizionata in basso: D. Caldara.
Sull’altro lato della moneta, invece, è raffigurato un uomo che rappresenta l’Italia e indossa elmetto e scudo stringendo nella mano destra un ramo di quercia.
La figura rappresentata è in piedi, su un carro trainato da 4 cavalli. Su questo lato della medaglia troviamo anche il valore nominale della moneta ovvero 5 lire, indicato con la scritta L.5, inserito tra due nodi Savoia.
Sotto le zampe anteriori dei cavalli è riportato l’anno di coniazione della moneta, ovvero il 1914.
A completare questo piccolo tesoretto da 5 lire vi è il contorno in cui sono presenti incisioni di simboli come rosette a sei petali e nodi Savoia.
Immancabile il motto “Fet” ripetuto tre volte, che rappresenta l’acronimo della scritta latina “Fortitudo Eius Rhodi Tenuit” ovvero “La sua forza preservò Rodi”.
Le 5 lire coniate nel 1914, che appartengono alla serie “Quadriga briosa” sono realizzati in argento 900 e caratterizzate da un diametro da 37 mm e un peso di 25 g.
Di questa moneta furono coniati solo 272.515 pezzi. Questo aspetto rende particolarmente rara la moneta da 5 lire e, per questo motivo, attualmente è caratterizzato da un valore di mercato davvero alto.
Chi ha la fortuna di aver conservato il piccolo gioiellino del conio può ottenere anche una cifra pari a €15000. Ovviamente la moneta deve essere a fior di conio, ovvero senza graffi, ammaccature o altri difetti.
Tuttavia, anche in presenza di difetti è possibile ottenere cifre di tutto rispetto che oscillano tra i 5000 e gli 8000 euro.
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