Il marchio automobilistico di Elon Musk, Tesla, continua ad arrancare su vendite e consegne, il titolo potrebbe risentirne nei prossimi mesi.
Si concentrano principalmente sulla Model 3 e la Model Y le consegne di Tesla nel terzo trimestre, secondo le stime sarebbero state venduti rispettivamente un totale di 443.668 e 439.975 unità a livello globale. Ferme a 22.915 le vendite degli altri veicoli ovvero Model S, Model X e Cybertruck (in totale ne sono stati prodotti 26.128). Insomma, i numeri non sono incoraggianti, soprattutto se confrontati con quelli del 2023, quando le consegne hanno sfiorato quasi i due milioni; cifre pressoché irraggiungibili a meno di un clamoroso exploit.
Sì perché la casa automobilistica di Elon Musk per pareggiare i conti dovrebbe riuscire a vendere 516.344 macchine solo nell’ultimo trimestre; in pratica, uno scenario da fantascienza. E questo nonostante la tendenza in rialzo tra luglio e settembre, che ha visto le vendite salire del 6,4% rispetto allo stesso periodo del 2023, con 462.890 unità consegnate in totale. Comunque ben al di sotto delle 470mila unità stimate dagli analisti qualche tempo fa e il titolo in Borsa ne sta risentendo parecchio. Il quadro risulta particolarmente complesso.
Ma come si sta comportando il titolo Tesla sul mercato, considerando quanto sta avvenendo in queste settimane? Solamente qualche giorno fa ha scambiato con un ribasso di circa il 4%, aggirandosi sui 247 dollari. Se la quotazione sotto la soglia dei 250 dollari dovesse essere confermata allora si proseguirebbe sul solco della fase correttiva, così da raggiungere prima i 232 e poi i 223 dollari. Non è da escludere, comunque, che vengano violati ulteriori supporti con un prolungamento del trend attuale fino a raggiungere i 200 dollari.
È lì che risiede la media mobile di lungo periodo, tuttavia la situazione per l’azienda di Elon Musk in questo caso si complicherebbe e di molto, perché si prospetterebbe un’ulteriore discesa verso i minimi raggiunti ad agosto, quando il titolo ha toccato i 182 dollari. Rimangono valide anche le previsioni più ottimistiche di una fetta degli osservatori: una solidità al di sopra dei 232 dollari potrebbe risultare in nuove occasioni di investimento e di acquisto. In questo caso si potrebbe auspicare un avvicinamento ai massimi del 2024, ai 265 dollari.
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