Taiwan; le relazioni tra Cina e Usa rimangono tese senza che il confronto si sconti effettivamente sulle preoccupazioni reali degli investitori.
I mercati non reagiscono e l’incandescenza tra Cina e Usa per la visita di Nancy Pelosi a Taiwan sembra essere diventata già routine.
Il confronto tra le due superpotenze non rende per ora titubanti gli investitori; tuttavia, le esercitazioni militari avviate dalla Cina sono una provocazione in reazione alla percepita ingerenza degli Stati Uniti nella politica estera cinese. Un escalation militare sembra un evento altamente improbabile così i mercati prestano più attenzione all’aumento dei tassi di interesse di settembre.
Sia il presidente della Federal Reserve di San Francisco e di Chicago hanno assicurato che non ci sarà tregua nella politica monetaria restrittiva. Il modo migliore dei trader per proteggere il capitale è prepararsi agli eventi negativi più probabili ed escludere gli altri, sfruttando ogni occasione di rialzo per entrare a mercato o prendere profitto.
Mentre intorno a Taiwan e al largo della costa orientale, la pressione militare cinese è diventata molto più attiva, in Asia i listini sono in rialzo e così anche i future a Wall Street e in Europa. Riprendono nel contempo anche a salire i rendimenti dei titoli di Stato Usa in modo comprensibile considerato il timore degli effetti della recessione iniziata con l’ultimo dato trimestrale sul Pil.
Nancy Pelosi dopo aver rimandato in primavera il suo viaggio in Asia a causa del Covid, è in visita in Malaysia, Corea del Sud e Giappone. Dalle parole di Joe Biden si apprende come i generali abbiano avvertito non sarebbe stata una buona idea. Nonostante questo il presidente non ha in considerazione il rischio che la visita rappresenta. Un vero e proprio affronto per la Cina, che considera Taiwan come una parte del suo territorio. Pechino ha così dichiarato che non starà a guardare; i caccia cinesi che hanno sorvolato lo spazio aereo dell’isola contesa.
Taiwan è uno Stato strategico per posizione geografica e forza economica a cui nessuno può fare a meno. La Cina continua ad accogliere investimenti ingenti da Taiwan tra cui recentemente anche un nuovo stabilimento per semiconduttori da 800 milioni di dollari. Taiwan lontana dalla Cina dal punto di vista politico può così fare breccia in un settore strategico, rafforzando la fornitura di componenti chiave per i semiconduttori. Gli Stati Uniti usano l’influenza sull’isola come cavallo di Troia nei confronti della Cina. Quest’ultima è infatti il più importante partner commerciale di Taiwan con una quota importante e superiore al 26% del commercio totale.
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