Con la Legge 104 si ha diritto all’esenzione dal pagamento delle tasse universitarie? Come funziona e quali i dettagli in merito, ecco cosa c’è da sapere
Quando si parla del pagamento delle tasse universitarie, al pari di altri casi, l’attenzione di molti comprensibilmente si accende, poiché si tratta di un argomento di grande importanza e rilevanza: come funziona con la legge 104, si ha diritto all’esenzione del pagamento? Alcuni dettagli e particolari in merito.
I genitori e la famiglie seguono con grande interesse il percorso di studio dei propri figli, alle prese con difficoltà via via crescenti via via che ci si avvicina al momento degli studi universitari e alla scelta del percorso da seguire. Tante sono le speranze, i sogni e i desideri dei genitori al riguardo, così come talvolta non mancano anche comprensibile ansie e preoccupazioni, a maggior ragione quando magari le condizioni economiche non sono delle più floride.
Ecco che dunque l’iscrizione all’università rappresenta un momento importante per svariati e molteplici ragioni, tra cui anche il fatto che una famiglia si trova davanti all’esigenza di dover fare i conti con i costi relativi a tale ambito, e proprio a tal riguardo, Proiezionidiborsa.it spiega che con la Legge 104 non si pagano le tasse universitarie, vista l’attenzione da parte del legislatore nei confronti di chi si trova in condizioni di difficoltà fisiche ed economiche.
Legge 104 e tasse universitarie: quando non si pagano, condizioni e dettagli per l’esenzione
Quando si fa riferimento all’iscrizione all’università, si fa riferimento a diversi aspetti, quali la scelta del percorso di studi, i relativi sogni e le passioni, ma anche alle spese che tale scelta comporta. Proprio tali costi, a maggior ragione se sommati alle varie spese che ruotano intorno all’università dei figli, potrebbero essere complicati da affrontare e da sostenere.
Tuttavia, come spiega Proiezionidiborsa.it, il legislatore ha avuto modo di prevedere diverse esenzioni che rendono meno gravoso la partecipazione al mondo dell’università, come quelle ad esempio per merito o per reddito.
Inoltre, previste sono anche le esenzioni per i figli dei genitori che hanno la titolarità di pensione di inabilità, con lo studente che dovrà avere cura di produrre l’autecertificazione dello stato di famiglia e la copia del verbale dell’ASL all’interno del quale viene certificata l’inabilità del genitore, si legge.
Allo stesso modo, la documentazione dell’ente pensionistico e il modello ISEE. Ad essere richiesti rispetto ai requisiti sono l’inabilità lavorativa al 100% e il reddito ISEE che non dovrà andare oltre quanto stabilito dall’Ateneo. A poter usufruire dell’esenzione dalle tasse dell’università, si legge ancora, sono gli studenti che hanno certificata una percentuale non inferiore al 66%.
Rispetto ai benefici, tale argomento, va detto, varia in relazione dell‘Ateneo di appartenenza, cui si rimanda per ulteriori dettagli, e va tenuto conto del fatto che ciascun Ateneo ha un proprio regolamento interno che bisogna consultare e conoscere.
A poter usufruire di agevolazioni sono anche gli studenti meritevoli, come ad esempi coloro che hanno mantenuto una determinata media lungo la durata dell’anno accademico, o in condizioni di ISEE secondo quanto previsto. Spiega Proiezionidiborsa.it che l’esonero non riguarderebbe il versamento della marca da bollo e dalla tassa Regionale, il cui costo varierebbe da Regione a Regione.
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Ad ogni modo ed a prescindere da tutto, è opportuno ed importante che ciascuno si informi e approfondisca i temi in materia, confrontandosi con esperti del settore e specialisti, rivolgendo domande tanto generali quanto specifiche della propria eventuale condizione, consultando i regolamenti, le info, le condizioni, i requisiti e quanto previsto da ciascuna università.