Odierai ancora di più la TARI: tassa extra che ti fa pagare il 25% in più per ritrovarti sempre e comunque i cassonetti sporchi.
Potremmo dire “oltre il danno, la beffa”. Già, perché la TARI aumenterà e toccherà pagare ancora di più per quella che è la tassa più odiata di tutte. Ma di fatto non cambierà nulla per quanto riguarda i cassonetti che continueranno a restare sporchi nonostante la somma pagata in più. Questa è la prospettiva per il prossimo futuro: una tassa extra da pagare di circa il 25% che però non sembra promettere che i cassonetti saranno più puliti.
Anzi, quante volte nelle nostre città rimaniamo sconvolti da come i cassonetti siano stracolmi di spazzatura nonostante ogni anno continuiamo a pagare di più? Il problema è a monte, ovvero nella gestione dei rifiuti che è diversa da città a città ma che in genere non sembra funzionare da nessuna parte. Ogni anno tra raccolta, trasporto e smaltimento, il costo di ogni processo aumenta e a pagarne le conseguenze sono proprio i contribuenti.
La TARI continua ad aumentare: i contribuenti pagheranno un extra per questa tassa ma senza avere cassonetti più puliti
Nel 2024, l’aumento della TARI è stato notevole, con cifre che sono aumentate anche del 24%. ARERA, l’Autorità per l’Energia e l’Ambiente, ha deciso di fare un’indagine del dietro le quinte, su come cioè i Comuni italiani applicano le tariffe per i rifiuti. Per prima cosa è emerso che ci sono enormi differenze nelle tariffe pagate fra città e città.
In alcune città del Sud i costi sono elevatissimi: a Catania e Napoli ma anche in alcune città del nord come Pisa e Genova, una famiglia può arrivare a pagare fino a 600 euro all’anno per questa tassa. Tassa che viene pagata per un servizio inesistente dato che i cassonetti restano sempre pieni e sporchi, nonostante tutto.
In alcune città del Nord Italia invece prezzi sono generalmente più bassi, come a Trento e Udine, dove la TARI si ferma intorno ai 180-220 euro (anche se si stanno registrando aumenti). L’altro dato che si è registrato è che in molti casi le famiglie pagano molto di più rispetto alle attività commerciali. Questo ha portato ad una decisione che ha alzato ancora di più la percentuale della TARI per le famiglie, spostando una parte del carico fiscale sulle utenze domestiche.
In definitiva si è deciso che i cittadini dovranno pagare di più per i rifiuti, mentre le attività commerciali (che hanno attraversato la crisi negli ultimi anni) avranno un piccolo alleggerimento. In pratica le tasse che non pagheranno le imprese, saranno proprio i cittadini a doverle coprire con un sovraccarico economico che in tanti faranno fatica a sopportare.