Per il 2022 sono state approvate numerose misure che porteranno ad un taglio delle tasse: ma chi sarà penalizzato? Ecco cosa ha spiegato il Ministro dell’Economia ai tecnici dei sindacati.
Lo scorso fine settimana, il Ministro dell’Economia Franco ha convocato un vertice al Palazzo delle Finanze nel quale ha spiegato ai sindacati come intenderà modulare la tassazione dei cittadini per il prossimo anno. In particolare, il Ministro ha introdotto il progetto di quattro interventi mirati al taglio delle tasse che saranno già operativi nei primi giorni del 2022.
Ecco quali sono le intenzioni del Ministro Franco e quali, invece, i reali propositi dei governanti: chi sarà penalizzato da queste misure fiscali? Analizziamo il progetto spiegato nel dettaglio.
Taglio tasse 2022: le proposte del Ministro dell’Economia e chi sarà penalizzato
Secondo quanto spiegato dal Ministro dell’Economia nel vertice tenutosi la scorsa settimana con i tecnici dei sindacati, quattro saranno gli interventi che porteranno ad una rimodulazione delle tasse per i contribuenti. Tali misure, inoltre, potrebbero entrare in vigore già a partire dai primi giorni del 2022.
I quattro interventi mirati in questione porterebbero tutti ad un taglio delle tasse per alcune categorie, essi sono:
- Taglio dell’Irpef;
- Aumento delle detrazioni;
- No tax area;
- Riduzione dei contributi
Ognuna di queste specifiche misure dovrebbe, secondo i piani del Ministro, assicurare un alleggerimento della tassazione per i contribuenti.
Ovviamente, tali misure non saranno a favore di tutti: lo sconto sulle tasse, dunque, sarà destinato solo ad una stretta categoria di contribuenti. In particolare, ne beneficeranno coloro che fanno parte della fascia di reddito che va dagli 8mila euro ai 20 mila euro e coloro che, invece, fanno parte della fascia tra i 40mila e i 45mila euro.
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Questo risparmio, infatti, è visto nell’ottica del taglio dell’Irpef: in particolare, le fasce di reddito più basse potranno ritrovarsi con un massimo di 250 euro l’anno in più, mentre i contribuenti con un reddito tra i 40mila e i 45mila euro annui si ritroveranno con ben 844 euro in più.
Queste misure favoriranno anche i pensionati che, in base alla fascia reddituale di appartenenza potranno risparmiare dai 146 fino ai 692 euro l’anno.
Cosa è previsto per i contribuenti autonomi
Gli appartenenti alla categoria dei contribuenti autonomi lamentano da tempo il fatto che gli interventi in materia fiscale riguardanti lo sgravio delle tasse finiscano sempre per agevolare i lavoratori dipendenti.
Questa tesi, però, non è supportata dalle statistiche elaborate dal Governo: tali numeri hanno evidenziato un notevole risparmio anche per questa categoria, soprattutto per la fascia di reddito che va dai 35mila euro ai 65mila euro.
Il risparmio per questa categoria, dunque, parte da un minimo di 52 euro per arrivare ad un massimo di 629 euro.