Taglio del cuneo fiscale: quali sono i vantaggi in busta paga?

Gli effetti della nuova riforma provocheranno un taglio del cuneo fiscale, ma quali sono i vantaggi che i lavoratori troveranno in busta paga?

Con l’introduzione del taglio del cuneo fiscale, i lavoratori potranno beneficiare di un risparmio contributivo sugli stipendi. La misura sarà attiva fino alla fine del 2022, così come previsto dalla approvazione del decreto aiuti bis.

taglio del cuneo fiscale
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Il governo ha da poco approvato il taglio del cuneo fiscale, che provocherà una riduzione del peso della contribuzione sugli stipendi dei lavoratori dipendenti. I lavoratori subordinati noteranno un lieve incremento del netto in busta paga. Fino alla fine del 2022, la misura metterà nelle tasche dei lavoratori dipendenti, in media, €12 in più al mese. Sono previste differenze tra i redditi più alti e quelli più bassi.

Taglio del cuneo fiscale: di cosa si tratta

Il taglio del cuneo fiscale deciso dal Governo comporterà un esonero parziale pari a circa l’1,2% del versamento contributivo a carico del lavoratore dipendente. Per questo motivo i lavoratori subordinati riceveranno un netto leggermente più alto per gli ultimi sei mesi del 2022.

Il suddetto momento sarà calcolato anche sulla tredicesima mensilità che permetterà di ottenere un incremento pari a €50 in più per chi ha un reddito di €10.000 lordi annui e di €127 per chi ha una RAL pari o inferiore a €35.000.

Questa novità fiscale è stata introdotta dal decreto aiuti bis, approvato di recente dal Consiglio dei Ministri.

Così facendo il Governo ha introdotto uno sconto contributivo pari al 2% sugli stipendi dei lavoratori dipendenti, per il secondo semestre del 2022. Lo sgravio contributivo era già attivo prima dell’approvazione del decreto ed ammontava allo 0,8%.

Secondo quanto stabilito dal decreto è previsto che «per i periodi di paga dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2022, compresa la tredicesima o i relativi ratei erogati nei predetti periodi di paga, l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore è incrementato di 1,2% per cento».

Il provvedimento voluto dal Governo interessa solo i lavoratori dipendenti, fatta eccezione per quelli domestici. Per poter beneficiare del taglio del cuneo fiscale è necessario che il dipendente abbia una retribuzione imponibile su base mensile pari o inferiore a €2.692 lordi.

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