Tabelle millesimali, che ruolo ha la categoria catastale, in merito? Scopriamo meglio, nel dettaglio, quanto conta.
Quando si parla di condominio, sappiamo bene che ci si sta dirigendo verso un terreno minato. Si tratta di un contesto in cui più famiglie si ritrovano a convivere, sotto un unico tetto.
C’è da dire, che ognuno ha la propria unità abitativa, ma che esistono degli spazi comuni, che sono di pertinenza di tutti i condomini. Riuscire a convivere serenamente e senza discussioni eccessive, pare essere una vera e propria utopia.
A creare ulteriori problemi, però, parrebbero esserci le tabelle millesimali, che costituiscono un dato davvero significativo, per quanto riguarda la proprietà di ciascun condomino.
Si tratta, certamente di un documento di importanza vitale per tutto il condominio. Sono proprio le tabelle millesimali, infatti, a stabilire il valore di ogni singola unità immobiliare e, grazie ad esse, si stabilisce la ripartizione delle spese condominiali.
La vera domanda è come vengano calcolate e qual è quella categoria che potrebbe rappresentare un vero e proprio imbroglio. A quanto pare, sarebbe proprio la categoria catastale a creare il danno maggiore ai singoli proprietari, ma esiste un trucco che nessuno sa e che potrebbe fare davvero la differenza in termini di millesimi.
Tabelle millesimali: ecco il trucco che nessuno conosce in merito alla categoria catastale
Spesso e volentieri, capita che i singoli condomini abbiano dubbi in merito alla correttezza dei millesimi assegnati.
Uno dei fattori che incide sul calcolo dei millesimi, è la destinazione d’uso dell’immobile. Qui, però, va fatta una specificazione, in quanto non si tratta dell’utilizzo effettivo che ne fa il condominio, ma della destinazione d’uso urbanistica.
Quest’ultima, è quella indicata nel permesso di costruire o SCIA. In particolar modo, la categoria catastale è un codice alfanumerico, e influenza enormemente il calcolo dei millesimali, poiché sancisce l’applicazione di specifici codici correttivi.
C’è differenza tra la destinazione d’uso e la categoria catastale. Quest’ultima è attribuita, in base alla destinazione funzionale dell’unità immobiliare, mentre la destinazione d’uso, identifica l’uso effettivo dell’immobile. Un cambio di destinazione d’uso può alterare il valore dell’immobile stesso, rispetto all’intero palazzo.
Una mossa di questo tipo, può portare a una revisione delle tabelle millesimali. Si deduce come bisogna prestare la massima attenzione a questi due fattori, nel momento in cui si è davanti alle tabelle millesimali: categoria catastale e destinazione d’uso.