Fare il tabaccaio garantisce sempre un buon guadagno oppure no? Facciamo il punto su questa professione, che ha sempre goduto di una ottima popolarità, e indichiamo in sintesi quali sono i passi da compiere per lavorare nel settore.
La tabaccheria, ovvero l’attività di vendita di tabacchi e di altri generi di monopolio, è una tipologia di negozio molto diffusa nel nostro paese, sia nei grandi centri che nelle piccole località.
Di fatto in una tabaccheria si può trovare una grande varietà di prodotti: sigari, sigarette ed altri tabacchi, articoli di accensione come fiammiferi e accendini, anche sale e valori bollati e, in quelle più grandi e fornite, talvolta anche articoli da regalo, generi di profumeria e cancelleria. In alcuni casi è anche edicola.
Oggi il mondo del commercio è cambiato molto con la diffusione progressiva delle piattaforme di shopping online, ma le attività dei tabaccai resistono proprio in virtù della loro varietà di offerta. Anzi tuttora avere un’avviata attività nell’ambito può garantire guadagni più che buoni, anche se assai variabili in relazioni a diversi elementi.
Anni fa il lavoro di tabaccaio comportava molto spesso un giro di affari molto interessante, oggi si guadagna mediamente un po’ meno ma ciò non toglie che, rispetto a tante altre attività economiche, quella del tabaccaio resta piuttosto remunerativa. Ciò specialmente se svolta con le giuste qualità, ovvero disponibilità, cortesia e attenzione alle necessità del cliente.
Di seguito intendiamo fare il punto su questo settore lavorativo, e cercheremo di dare una risposta puntuale alla seguente domanda: quanto guadagna un tabaccaio? Ovvero, quali sono le prospettive economiche per chi intende lavorare in questo specifico negozio? Scopriamolo nel corso di questo articolo.
Nel senso comune, il lavoro del tabaccaio ha sempre avuto una certa considerazione e ha sempre attirato non poche persone. D’altronde è ben noto che un negozio di questo tipo può garantire soddisfazioni economiche maggiori rispetto a quelle di tante altre attività commerciali. Approfondiremo tra poco questi aspetti.
Come accennato in apertura, il tabaccaio è la persona che gestisce una rivendita di tabacchi, sale, francobolli e altri generi di monopolio statale e chi è interessato a svolgere questo lavoro deve tenere presente un punto importante.
Infatti occorre ricordare che, se da un lato, la licenza per la vendita dei tabacchi è molto ambita, dall’altro ottenerla resta un’operazione piuttosto complessa e non adatta a tutti.
In particolare:
Tuttavia, in quest’ultimo caso c’è un limite ‘quantitativo’ di cui non possiamo non parlare. Infatti le norme in tema di rilascio della licenza impongono che la sua emissione può avvenire ogni ogni 1.500 abitanti.
Inoltre i tempi della richiesta all’Agenzia sono assai lunghi, essendo in gioco uno specifico iter burocratico che impegna con costi comunque notevoli per l’interessato. L’avvio da zero dell’attività implica di dover sostenere una spesa che va da di solito tra un minimo di 50 e un massimo di 150 mila euro. E non bisogna dimenticare che colui che vuole lavorare come tabaccaio deve altresì frequentare un corso di formazione, mirato a gestire al meglio l’attività e conseguire tutte le competenze adatte a chi vuol esercitare durevolmente questa professione.
Chiaramente la domanda clou di chi vorrebbe aprire un negozio di questo tipo ha a che fare con le prospettive economiche. Ma come accennato in precedenza, possiamo soltanto stimare quali sono i guadagni, essendo in ballo una molteplicità di variabili, fattori e parametri diversi.
L’incasso cambia ed è in percentuale in relazione alla vendita dei prodotti commerciali, dei tabacchi, dei giochi come Lotto, Superenalotto e Gratta e vinci che i clienti comprano. Perciò anche la grandezza del negozio, la varietà dell’offerta e la sua ubicazione avranno un peso decisivo sul piano dei guadagni.
Ovviamente oltre ai ricavi, il tabaccaio deve sostenere delle spese, sia in avvio (licenza), sia durante l’esercizio dell’attività. Pensiamo ai costi di affitto dei locali (se non si tratta di locali di proprietà), delle bollette, delle tasse e i costi relativi alle prestazioni del commercialista. Tutto ciò va bilanciato con gli incassi.
Possiamo a questo punto stimare che, nella fase iniziale e tenuto conto del rapporto ricavi-spese, un tabaccaio può guadagnare almeno 1.300-1.400 euro al mese. Chiaramente se la propria attività funziona e si sviluppa un buon flusso di clientela, la stima può essere rivista al rialzo e il guadagno mensile può anche toccare il picco di varie migliaia di euro (al netto delle spese).
Concludendo, il giro d’affari più interessante per una tabaccheria è sicuramente legato alla vendita di sigarette e giochi come Lotto e Superenalotto che – come dimostrato dai numeri ufficiali – da molti anni attraggono non pochi italiani. Una buona idea è quella di mettere in atto una gestione dell’attività a conduzione familiare, al fine di evitare costi relativi al personale.
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