Titoli delle società attive nell’installazione e produzione di pannelli solari hanno avuto incrementi delle quotazioni a doppia cifra dopo l’annuncio di Biden.
La Casa Bianca sta tentando di aumentare la capacità produttiva interna a 22,5 gigawatt entro il 2024.
L’amministrazione Biden è pronta ad annunciare una esenzione dai dazi della durata di due anni per i pannelli solari importati da alcune nazioni del sud est asiatico.
Cambogia, Malesia, Thailandia e Vietnam; L’esenzione tariffaria di Biden durerà 24 mesi e andrà a beneficio delle aziende con esposizione a progetti solari su scala industriale, che generano 1 megawatt o più di energia solare. I pannelli solari contribuiscono a circa il 30% dei costi per questo tipo di progetti.
Salgono così in questo contesto i titoli: SolarEdge Technologies (SEDG), Sunrun (RUN), First Solar (FSLR), SunPower (SPWR) e JinkoSolar (JKS). Quest’ultima in particolare ha chiuso la giornata di ieri con un rialzo di quasi 8%; una variazione importante per il più grande produttore di pannelli solari al mondo.
Per gli investitori nel settore, tuttavia, la notizia non cambia le prospettive di valutazione sul lungo periodo. Nel mercato le azioni delle aziende quotate sono scambiate molto vicine al fair value o in altri casi sopravvalutate.
L’esenzione tariffaria di Biden dovrebbe ridurre il costo dei pannelli solari con ricadute positive nella diffusione e nella loro installazione, oltreché sull’ambiente. L’obbiettivo dell’amministrazione può dunque amplificare la portata del giro d’affari nel mercato domestico, in modo da raggiungere gli standard necessari alla sicurezza energetica. Un settore utile a proteggere la continuità delle infrastrutture critiche nazionali.
I pannelli solari richiedono una manutenzione minima, che consiste principalmente nel mantenere pulita la loro superficie in modo che le celle possano ricevere l’irraggiamento.
Il fattore che si interseca nella tendenza nella diffusione del fotovoltaico è alimentato dalla crescita economica e dalle politiche delle nazioni industrializzate. Lo sviluppo tecnologico è in grado di rendere le tecniche e gli impianti per produrre energia rinnovabile sempre più affidabili, efficienti ed economici. L’energia solare è un chiaro esempio dei grandi progressi tecnologici che hanno influito sul costo dei pannelli solari calati dal 1977 di oltre il 99%. Lo stesso è avvenuto per i costi e la diffusione dell’eolico, delle batterie elettriche e di altre tecnologie affini.
Anche l’Unione europea ha in serbo simili obbiettivi, che dovrebbero portare almeno 1.000 gigawatt di impianti fotovoltaici installati nei Paesi Ue entro il 2030, equivalenti all’incirca all’attuale capacità mondiale. L’UE intende installare almeno 70 milioni di tetti solari entro la fine del decennio. Questi dovrebbero essere la norma per le case di nuova costruzione e per le case che stanno subendo un’importante ristrutturazione.
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