Contributo economico da parte dell’Inps, anche con un’invalidità minima si può ricevere un compenso sotto forma di sussidio
Per quanto riguarda i sussidi che lo Stato ammette in caso di difficoltà economica o di salute, esiste in primis il sussidio INPS che viene erogato ogni qual volta a un cittadino venga riconosciuta una percentuale alta di invalidità. Gli invalidi civili sono coloro che hanno una disabilità mentale o fisica che impedisce di svolgere una vita ‘normale’ sia a livello di socializzazione che di lavoro.
Per ottenere l’invalidità bisogna sempre inoltrare domanda tramite portale Inps. L’inoltro della domanda darà il via a un iter burocratico (ad oggi semplificato) attraverso il quale si verrà messi sotto esame per la relativa assegnazione di una percentuale di invalidità. Questa percentuale sarà poi il dato sul quale l’INPS valuterà il sussidio da dare. Fino a poco tempo fa, ottenere questo sussidio era possibile solo se si superava una determinata percentuale di invalidità, fissata generalmente al 74%.
Questa soglia escludeva chi, pur avendo condizioni di salute limitanti, non raggiungeva il limite minimo richiesto. Le recenti modifiche però hanno abbassato la soglia della percentuale di invalidità per l’ottenimento dei sussidi. Inoltre, nel caso in cui ci si accorgesse di non essere soddisfatti della percentuale ricevuta, l’INPS lascia sempre la possibilità di ricorso.
Le numerose richieste di ricorsi degli ultimi anni hanno dato spinta a una maggiore flessibilità nell’erogazione dei sussidi, allargando la platea anche a chi è tra il 50% e il 74% di invalidità, in quanto avrebbero potenziali problemi in termini di ricerca del lavoro e di mantenimento di esso.
Sebbene non sia garantito il sussidio completo per ogni percentuale inferiore, almeno si eviterà l’esclusione totale dal contributo. Ovviamente l’INPS si accerterà sempre di avere tutte le certificazioni mediche e la relativa documentazione aggiornata e dettagliata. Nel caso in cui invece si sospettasse che l’INPS non abbia valutato nel modo giusto la propria patologia, si potrà sempre richiedere un ricorso. L’Inps permette due vie:
Queste due tipologie di ricorso si possono applicare solo nel momento in cui venga rifiutata l’invalidità, oppure non venga concesso il sussidio. Infine c’è ancora un’altra via secondaria. In caso di riconoscimento di una percentuale di invalidità troppo bassa da parte dell’apposita Commissione medico-legale, il cittadino può sottoporsi ad una nuova visita. Ciò significa che si ridarà il via all’accertamento delle condizioni di salute e l’iter verrà fatto da capo. Nel caso in cui venga riconosciuta una percentuale più alta alla precedente, si annulleranno i primi risultati e si aggiungeranno con i nuovi.
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