Surroga del mutuo, c’è una nuova opportunità che fa sì che esso convenga ancora di più, e ha a che fare con i bonus.
Una delle opportunità che si hanno per acquistare una casa, quando non si ha possibilità di ereditarla oppure di pagarla subito, è accendere un mutuo.
Si tratta di un impegno da prendere molto sul serio, un impegno importante da non sottovalutare assolutamente, perché non pagandolo si può incorrere in varie conseguenze, tra cui, naturalmente, perdere la casa per cui si stava pagando. Diciamo che però questa è cosa piuttosto rara, perché per accedere a un mutuo ci vogliono davvero molte garanzie e negli ultimi anni, la cosa si è andata inasprendo sempre più.
Le regole, infatti, per poterlo ottenere, sono diventate molto più severe, ed è la ragione per cui non tutti lo richiedono. Tuttavia, possono esserci sempre degli imprevisti come, ahimè, la perdita del lavoro. Ma niente è perduto nella vita, si può sempre trovare un altro lavoro che aiuti a pagare le rate e se c’è una cosa che bisogna ricordare, è che niente è impossibile, ma bisogna non cedere alle difficoltà e affrontarle con coraggio.
Surroga del mutuo, con questo trucchetto può essere ancora più conveniente
La surroga del mutuo è l’opportunità di trasferire il proprio mutuo corrente in un’altra banca, rinegoziando il finanziamento a condizioni decisamente più agevoli e quindi convenienti.
Questo trasferimento occorre gratuitamente, senza dover pagare oneri notarili o pagare la banca che si vuole lasciare. Ma ora, c’è una novità che può rendere ancora più conveniente la surroga del mutuo. Essa, infatti, può apportare una serie di vantaggi anche sui fringe benefit. Ridurre, infatti, i tassi di interesse dei mutui è un modo per rinegoziare il finanziamento a condizioni molto più agevoli. La manovra 2024 ha allargato i bonus per affitti o interessi del mutuo prima casa, stabilendo un limite non imponibile.
Per i finanziamenti dedicati ai dipendenti, metà della differenza tra interessi a tasso ufficiale ed effettivi costituisce reddito. Con la circolare dell’Agenzia delle Entrate 5/E 2024, per ciò che concerne mutui a tasso fisso, il tasso ufficiale da tenere a mente è quello stabilito nella data in cui è avvenuta la rinegoziazione.
Ergo, la ritenuta dovrà essere attuata alle rate, con opportunità di modificare il conguaglio. In questo modo si è molto più trasparenti e lo scopo è impedire conguagli annuali.