La piattaforma Inivitalia per le domande del Superbonus Turismo chiuderà alle 17 del 30 marzo. Attenzione a non ridursi all’ultimo, c’è il rischio di restarne fuori.
L’arrivo della primavera consegna i primi assaggi della nuova stagione turistica. I vari ponti di Pasquetta, 25 aprile e 1° maggio consentono di assaporare, in qualche modo, i prodromi dell’estate. Con la speranza che gli eventi consentano di godersi in santa pace il meritato riposo.
I mesi di avvicinamento alla bella stagione, tuttavia, serviranno anche alle strutture ricettive per adeguarsi a rispondere alle esigenze della clientela. Sia dal punto di vista dell’offerta turistica che a livello strutturale. Alberghi, agriturismi, stabilimenti balneari e strutture ricettive varie, però, non hanno più molto tempo per usufruire della possibilità del Superbonus Turismo. Una richiesta che i titolari dovranno inoltrare tramite la piattaforma Inivitalia ma potranno farlo esclusivamente fino alle 17 del 30 marzo 2022. Ossia la giornata di domani.
Una tempistica estremamente ristretta per tutti coloro che non hanno ancora provveduto a inviare la propria istanza, completa di documentazione obbligatoria e inquadrata nell’ambito delle agevolazioni previste dall’articolo 1 del decreto PNRR.
Una serie di interventi di natura edilizia, inseriti in un carnet di incentivi di natura diversa. I quali permetteranno di accedere a un credito di imposta fino all’80% delle spese, per il quale si potrà optare per la cessione a soggetti terzi. Inoltre, sarà possibile accedere a un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese da sostenere, con un massimo ottenibile di 40 mila euro (100 mila se dovessero essere presenti requisiti connessi alla digitalizzazione, all’imprenditoria femminile o giovanile).
In quanto ai soggetti aventi diritto, non si faranno distinzioni: via libera a stabilimenti balneari e fieristici, complessi termali, porti turistici, parchi a tema (inclusi quelli acquatici), oltre ad alberghi, agriturismi e centri congressi.
Superbonus Turismo, quali sono le agevolazioni concesse
Per quanto riguarda gli interventi concessi, il Superbonus Turismo sarà speculare in tutto e per tutto a quello standard. Saranno infatti premiati gli interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica, oppure all’adeguamento delle strutture alle norme antisismiche, all’eliminazione delle barriere architettoniche piuttosto che alla manutenzione straordinaria, al restauro e al risanamento conservativo. Il Ministero del Turismo, con l’avviso del 23 dicembre 2021, aveva fissato le norme di accesso e disciplinato le modalità di fruizione del Bonus, fissando innanzitutto il termine per la presentazione delle domande al 30 marzo 2022.
Invio su Invitalia
Il Ministero del Lavoro riceve le apposite istanze esclusivamente tramite la piattaforma Invitalia che, per questa particolare agevolazione, chiuderà i battenti fra circa 24 ore. Tutti i richiedenti devono essere in possesso di un’identità digitale (Spid, Cie o Cns) e compilare la domanda online. Obbligatori sia l’indirizzo di posta elettronica certificata che una firma digitale.
I requisiti
La piattaforma indicherà il tempo stimato di attesa necessario per l’inizio della compilazione della domanda. Questo perché, a fronte di più accessi nello stesso momento, verrà rispettato l’ordine cronologico di arrivo. Non dovrà quindi essere chiuso il browser né aggiornare la pagina, così da mantenere la priorità acquisita. Chi non avesse ancora inviato domanda dovrà quindi affrettarsi. Aprire l’istanza troppo a ridosso della scadenza (le 17 del 30 marzo) significherebbe rischiare seriamente di non rientrare fra i beneficiari. La stessa erogazione del Superbonus Turismo avverrà in base all’ordine cronologico di conclusione dell’intervento. Alla domanda dovrà essere allegata la documentazione obbligatoria e, prima dell’invio, sarà bene ricontrollare che sia tutto presente e riportante informazioni corrette. Fra i documenti essenziali rientrano:
- Scheda progetto;
- documento di identità e codice fiscale del legale rappresentante;
- dichiarazione di rispetto dei principi del PNRR;
- dichiarazione sostitutiva relativa al possesso dei requisiti;
- l’asseverazione del tecnico abilitato.
Con una prassi obbligatoria: tutto firmato digitalmente dal legale rappresentate (o dal tecnico per quanto riguarda l’asseverazione).