La disciplina del Superbonus si arricchisce di ulteriori dettagli. Ecco che cosa è importante ricordare a riguardo.
Altre novità Superbonus giacché le istituzioni introdurranno un codice ad hoc per assicurare la tracciabilità delle cessioni dei crediti d’imposta delle agevolazioni legate alla casa. Inoltre, sarà possibile cedere anche una sola rata.
Il Superbonus finora si è distinto non soltanto per essere un’agevolazione di successo, ma anche perché le norme che lo regolano spiccano per quantità e complessità. Come noto, il meccanismo consiste in una interessante misura di incentivazione prevista dal D.L. “Rilancio” n. 34 del 2020, che punta a rendere più efficienti e più sicure le abitazioni dei cittadini. Ciò che spicca è l’estrema convenienza del Superbonus sul piano economico.
Gli ultimi aggiornamenti sull’argomento sono peraltro degni di nota e sono due le novità di rilievo sui bonus edilizi. Quali sono? Da un lato ecco il codice per garantire la tracciabilità delle cessioni dei crediti d’imposta e dall’altro la facoltà di cessione anche di una sola rata. Vediamo più da vicino di che si tratta.
Superbonus: i chiarimenti nella circolare Abi
Abbiamo appena accennato al fatto che le novità sul Superbonus di certo non mancano mai, e questa volta a fare il punto su quanto attiene alle regole per la cessione del credito d’imposta correlato ai bonus casa e al Superbonus è stata l’Abi – ovvero l’Associazione bancaria italiana. Infatti l’ente, in una circolare esplicativa agli Associati, ha raccolto le più recenti novità su questi temi.
In particolare, nel recente documento Abi fa riferimento a quanto precisato dall’Agenzia delle Entrate in tema di cessione parziale e tracciabilità delle cessioni dei crediti relativi al Superbonus e agli altri bonus edilizi. L’Amministrazione finanziaria ha indicato che i crediti che derivano dalle prime cessioni o dagli sconti in fattura saranno suddivisi in rate annuali di identico ammontare.
Onde fare chiarezza sul Superbonus, ricordiamo che ad ogni rata annuale sarà assegnato un codice univoco il quale, allo scopo della tracciatura delle operazioni, sarà indicato nelle eventuali posteriori cessioni. In buona sostanza, queste ultime potranno così aver ad oggetto una soltanto o solo una parte delle rate annuali da cui è formato in credito in oggetto.
Novità anche per le banche
Alla luce delle ultime novità in materia di Superbonus, non possiamo non ricordare altresì che le banche potranno passare i crediti già acquistati in maniera più libera – nei confronti dei clienti professionali privati.
Infatti la circolare Abi agli associati rimarca la novità di cui al decreto legge “Aiuti”, che dà luogo ad una revisione della normativa in tema di cessione dei crediti di imposta. Grazie agli ultimi aggiornamenti, ecco infatti la possibilità per gli istituti di credito e per i soggetti appartenenti ad un gruppo bancario, di cedere in ogni momento i crediti già acquistati in favore dei “clienti professionali privati“.
Superbonus: l’obbligo del CCNL dell’edilizia
Non solo. Una nuova norma di garanzia indica che dal 27 maggio per i lavori al di sopra dei 70mila euro sarà obbligatorio rivolgersi a ditte edili che applicano i CCNL di settore.
Insomma, non vi sono dubbi a riguardo: per tutti i lavori oltre i 70.000 euro intrapresi dal prossimo venerdì, gli interessati ad ottenere l’agevolazione debbono fare riferimento ad attività che applicano i contratti di settore. Per quanto riguarda la verifica, occorre far riferimento all’ammontare totale dei lavori.
Facendo un esempio pratico, se una ditta edile deve svolgere un lavoro di importo più basso rispetto a 70.000 euro, ma nell’ambito di un appalto che oltrepassa detto tetto, il CCNL di settore è comunque obbligatorio per il configurarsi dell’agevolazione in oggetto. In particolare, il riferimento al CCNL fatto valere deve essere indicato nelle fatture e, proprio in tema di Superbonus, il soggetto che emette il visto di conformità ha l’obbligo di controllare anche tale elemento.