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Economia e Finanza

Il Superbonus al centro della campagna elettorale: ecco le proposte dei partiti

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Il Superbonus compare in alcuni programmi elettorali dei partiti, ma non in tutti. Vediamo in sintesi che cosa le formazioni politiche hanno in cantiere per risollevare le sorti di una maxi agevolazione che, in questi mesi, ha manifestato alcuni problemi. 

Al centro di svariate polemiche e critiche ed oggettivamente caratterizzato da alcuni ‘punti deboli’, il Superbonus non poteva che diventare anche un tema di dibattito e campagna elettorale.

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Pertanto non bisogna stupirsi se nei programmi elettorali dei partiti ci sono anche riferimenti alle agevolazioni di ambito edilizio.

Proprio così, tra i temi clou della campagna elettorale – oltre a pensioni, lavoro, fisco e quant’altro – vi è anche la maxi agevolazione del 110%, e i connessi temi delle detrazioni edilizie e della cessione dei crediti fiscali.

Come è ben noto sono argomenti molto delicati, complessi e che hanno creato non pochi grattacapi a cittadini, imprese e banche, alle prese ormai da molto tempo con rallentamenti e ostacoli burocratici che, se da un lato, intendono porre un freno agli abusi ed alle irregolarità emerse in materia, dall’altro hanno impantanato moltissime procedure in corso.

Non vi è solo la questione del rispetto delle regole del Superbonus e della lotta agli abusi edilizi: un altro importante tema è rappresentato dall’effettiva sostenibilità finanziaria per le casse dello Stato. Vediamo allora in sintesi che cosa propongono i partiti in materia di Superbonus e agevolazioni edilizie, per migliorare un quadro certamente non privo di imperfezioni.

Superbonus 110%: il centrodestra con la Lega vuole ‘salvare’ la maxi agevolazione

Una ricetta che vuole essere, almeno sulla carta, di equilibrio è quella del centrodestra. La coalizione indica nel suo programma un percorso di razionalizzazione e riorganizzazione delle attuali agevolazioni fiscali per la riqualificazione, la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico degli immobili residenziali pubblici e privati.

Inoltre nel programma del centrodestra si indica come obiettivo anche la salvaguardia delle situazioni in essere, quasi a non voler stravolgere del tutto un impianto di regole seppur certamente rivedibili e modificabili.

E’ la Lega in particolare ad indicare che la finalità del centrodestra non è quella di archiviare il Superbonus, bensì di confermarlo. Ma con un intervento ‘sostanziale’ sul Superbonus, che assicuri garanzie di effettivo accesso e di sfruttamento del maxi beneficio fiscale a favore di tutti i soggetti, che hanno già conseguito il diritto all’agevolazione.

In buona sostanza si tratta di ridisegnare almeno in parte il Superbonus, rendendolo più coerente e applicabile e controbilanciando le necessità di contenimento dei costi a carico dello Stato con le esigenze di riqualificazione energetica e adeguamento degli edifici -onde contrastare possibili sismi.

Di fatto un nuovo Superbonus, che risponda agli interessi e alle preoccupazioni di proprietari di abitazioni, aziende e degli stessi tecnici.

Superbonus: anche su questo tema centrosinistra e M5S su binari distinti in campagna elettorale

Dall’altro lato dello schieramento, non vi sono proposte vere e proprie su questi temi. Infatti nè la coalizione guidata dal PD né il duo Renzi-Calenda hanno indicato un programma con cui modificare Superbonus ed agevolazioni edilizie. Potrà forse stupire, ma almeno per il momento non ci sono punti nei programmi di campagna elettorale che facciano riferimento a questi bonus e che intendano essere una risposta alle problematiche emerse in questi mesi.

Viceversa, il M5S ha una precisa linea con riferimento alle agevolazioni edilizie, distanziandosi dal programma del centrosinistra anche su questo piano. Ebbene, il MoVimento intende rafforzare i bonus edilizi e, infatti, mira a introdurre un provvedimento con cui rendere i bonus fissi nel corso del tempo. Non solo la conferma per il Superbonus, dunque, ma per tutti i vari bonus edilizi che ci hanno accompagnato finora.

Conferma anche per il meccanismo di cessione dei crediti di imposta e nel programma M5S altresì la possibile istituzione di un Superbonus energia imprese che, almeno sulla carta, consentirebbe alle imprese di avvalersi dell’agevolazione per compiere investimenti ‘a costo zero’ – nel quadro della transizione energetica.

Il problema della sostenibilità dei costi

Concludendo questa sintetica panoramica, oltre agli abusi edilizi ricordati in apertura, un altro problema di fondo correlato al meccanismo del Superbonus è costituito della sostenibilità finanziaria per le casse del nostro paese. D’altronde porsi questa questione ha sicuramente senso se consideriamo la difficile fase socioeconomica che stiamo vivendo, legata alle tensioni internazionali e all’aumento dei prezzi.

Ecco perché l’attuale Governo ha stabilito un décalage della detrazione Irpef spettante sui lavori di riqualificazione energetica, che va a ridursi da qui al 2024 per poi riprendere con le aliquote ordinarie dal 2025. Ma vedremo appunto se, dopo le elezioni, vi saranno conferme o meno – in tema di Superbonus e bonus edilizi.

Claudio Garau

Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Da diversi anni ha scelto di svolgere a tempo pieno il lavoro di redattore web, coniugando la sua passione per la scrittura e la tecnologia con quella per l’informazione, specialmente in campo giuridico. Si pone l’obiettivo di spiegare concetti e rendere comprensibili argomenti delle leggi, che è utile conoscere nella vita di tutti i giorni. Tra le sue passioni nel tempo libero ci sono il mare, lo sport e i motori.

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