Superbonus 110%, ecco come il Fisco può bloccare i pagamenti e a cosa fare attenzione

Tante le novità sul Superbonus 110% e vari bonus edilizi, ma attenzione perché il Fisco può bloccare i pagamenti in questi casi. 

Attenzione brutte notizie per il Superbonus: si rischia di perdere tutto
Attenzione brutte notizie per il Superbonus: si rischia di perdere tutto

Il Superbonus 110% continua a dare grattacapi a molti contribuenti che accedono a questo beneficio per ristrutturare casa con interventi di efficientamento energetico previsti per questa misura. Da una parte il Superbonus prevede di effettuare i lavori a costo zero, senza dovere aspettare dieci anni per recuperare una parte dell’investimento effettuato. Dall’altra è una misura molto complessa e contorta, che merita continui interventi da parte dell’Agenzia delle Entrate. Ed è facile commettere errori che permettono al Fisco di bloccare i pagamenti per dimenticanza o per presentazione incompleta della documentazione tecnica richiesta. Cerchiamo di capire a cosa fare attenzione e soprattutto, quali sono i motivi che spingono il Fisco a compiere azioni di sospensione o annullamento del beneficio.

Superbonus 110%, ecco come il Fisco può bloccare i pagamenti

Bisogna specificare che il Superbonus 110% permette di beneficiare della detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi in cinque quote costanti in cinque anni. Oppure, attraverso la comunicazione all’Agenzia delle Entrate è possibile accedere alla cessione del credito a terzi o allo sconto immediato in fattura da parte della ditta che esegue i lavori. Superbonus e bonus edilizi: la documentazione da presentare prima dell’inizio dei lavori che non tutti conoscono

Quando si intende effettuare interventi che danno diritto al Superbonus 110% occorre fare attenzione alla presentazione delle comunicazioni, asseverazioni e visti di conformità, richiesti dalla normativa. Nello specifico:

a) in primis, bisogna trasmettere all’Enea le asseverazioni rilasciate dal tecnico abilitata che ha redatto e firmato il visto di conformità;

b) il contribuente dovrà comunicare l’opzione scelta (cessione del credito o sconto in fattura) all’Agenzia delle Entrate entro il 31 marzo dell’anno successivo alla data di pagamento dei lavori effettuati. Coloro che optano per il credito di imposta possono verificare lo stato nel cassetto fiscale. Inoltre, se è stato effettuato il versamento devono confermare se lo accettano o lo rifiutano.

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In effetti, è propria quest’ultima dichiarazione che crea scompiglio e se non effettuata correttamente, il Fisco può bloccare i pagamenti del Superbonus 110%. Oppure, può impedire che il contribuente accedi al beneficio, con conseguenze negative anche molto onerose. In effetti, l’Agenzia ha la facoltà di effettuare dei controlli sulle comunicazioni pervenute, e può sospendere fino a trenta giorni gli effetti della cessione del credito. Bloccare la cessione equivale a bloccare i pagamenti per poter procedere con i lavori.

Blocco del Fisco per regolarità e coerenza dei dati presentati

In linea generale il blocco da parte del Fisco si applica quando dagli atti presentati si rileva mancanza di coerenza e regolarità con quelli presenti in Anagrafe tributaria. In effetti, il Fisco rileva difformità dei dati presentati in riferimento alla cessione del credito e i soggetti coinvolti nell’operazione. Infine, rileva irregolarità di precedenti cessioni effettuate dallo stesso contribuente.

L’Agenzia opera su tutte le pratiche presentate, una serie di controlli preventivi che riguardano, di solito, la regolarità e la coerenza dei dati presentati. Se la pratica supera il controllo e l’Agenzia non notifica nulla al contribuente, passati trenta giorni, la pratica acquisisce piena efficacia. 

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