Catasto ed effetto Superbonus 110% con 300mila atti in più per aggiornare i valori degli immobili cambia.
Il maxi sconto del 110% per gli interventi di riqualificazione energetica e per la messa in sicurezza degli edifici ha avuto un così significativo impatto, da aver cambiato in modo evidente anche il catasto.
Come è ben noto, il Superbonus 110% ha rappresentato finora un vero e proprio boom e i relativi riflessi sono rintracciabili anche in contesti contigui. Pensiamo ad esempio al catasto, vale a dire l’inventario di tutti i beni immobili, siano essi terreni o fabbricati, esistenti sul territorio dello Stato italiano.
Ebbene l’effetto Superbonus si fa sentire con centinaia di migliaia di atti in più per aggiornare i valori catastali degli immobili. Insomma l’agevolazione per la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza degli edifici dà un nuovo volto anche al catasto.
È quanto indicato nel Piao, il Piano integrato di attività e organizzazione 2022-2024 dell’Agenzia delle Entrate, delineato dal direttore generale Ernesto Maria Ruffini e presentato ai sindacati negli ultimi giorni. Ecco qualche ulteriore dettaglio in proposito.
Superbonus e catasto: lo scenario odierno
Non possiamo non rimarcare che nel corso dell’esercizio 2021, per effetto dei cd. bonus edilizi (tra cui il Superbonus) le dichiarazioni di variazione dei beni. così come quelle di accatastamento, hanno toccato quota un milione e 300mila atti.
Siamo dunque innanzi ad una chiara spinta all’aggiornamento informatico del maxi archivio del catasto, giacché all’anno sono presentati con modalità esclusivamente telematiche atti di aggiornamento di questi archivi nell’ordine di:
- 300mila atti per il catasto terreni;
- un milione per quello edilizio urbano.
In termini pratici, l’aumento è pari a circa 300mila atti in più, a seguito del boom del Superbonus per l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza degli immobili.
Il catasto è organizzato e gestito dal 2012 da parte del Fisco, e – come già accennato poco sopra – detto gigantesco inventario immobili è caratterizzato da numeri nient’affatto indifferenti:
- la parte terreni è formata da più di 85 milioni di particelle;
- la parte edilizia e urbana comprende circa 74 milioni unità immobiliari tra civili, industriali e commerciali.
Superbonus e catasto: alcune ulteriori cifre di riferimento
Detto archivio rimane sempre in costante aggiornamento e la digitalizzazione degli iter, con l’invio degli atti in formato digitale, ha consentito nel 2021 l’aggiornamento degli intestatari dei diritti reali sugli immobili di più di 8 milioni di unità immobiliari. Da contare altresì circa 400mila domande di volture presentate direttamente dai contribuenti agli sportelli dell’Amministrazione finanziaria.
Sopra abbiamo citato il Piano organizzativo approntato dall’Agenzia delle Entrate e da esso emerge anche come la consultazione degli archivi in oggetto nel 2021 abbia determinato:
- l’emissione di circa 1,3 milioni di visure presso gli uffici;
- circa 56,8 milioni di rilasci con il canale telematico dedicato;
- le consultazioni con i servizi telematici “catastali”, corrispondenti a circa 2,1 milioni di visure personali e 4,3 milioni di consultazioni di rendite catastali su immobili (fabbricati e terreni).
Da notare altresì che ai numeri del Superbonus non sono inferiori quelli del patrimonio cartografico italiano, che realizza la copertura totale del territorio nazionale (per circa 300mila chilometri quadrati) – formato da 300mila fogli di mappa e 20mila allegati. Ben si comprende dunque la consistenza dell’effetto Superbonus sul catasto.
Superbonus, catasto e servizi web per i contribuenti
Non dimentichiamo che oggi la tecnologia ha fatto passi da gigante anche in riferimento ai servizi del catasto. Infatti i contribuenti possono avvalersi di una consultazione delle mappe catastali in maniera dinamica e direttamente sul web, in virtù del servizio realizzato con la specifica Web map service (ms) e sfruttando il sito web denominato Geoportale cartografico catastale. Si tratta di operazioni rapide.
Ribadiamo infine che nell’esercizio 2021, per effetto dei cosiddetti bonus edilizi, le dichiarazioni di variazione dei beni così come quelle di accatastamento hanno raggiunto un milione e 300mila atti. E ciò certamente costituisce una sostanziale spinta all’aggiornamento del catasto secondo modalità telematiche.